IMU, superata quest’età non si paga più | Confermata l’esenzione totale: fiumi di soldi risparmiati ogni anno

C'è chi ha diritto all'esenzione dall'IMU - Wikicommons - Sardegnainblog.it
La famigerata Imposta Municipale Unica non si deve pagare in due casi: se si possiede solo la prima casa e quando si supera una certa età
Il pagamento dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica, rappresenta ormai da anni un fastidioso appuntamento fisso per molti proprietari di beni immobili. Com’è noto però la tassa sulle proprietà immobiliari è a carico solo delle eventuali seconde e/o terze case.
Tutti coloro che possiedono una sola abitazione, quella in cui effettivamente abitano e risiedono, sono esentati al 100% dal pagamento della tassa in questione. Esistono però delle particolari categorie di cittadini che godono dell’esenzione totale.
Non si tratta di un’esenzione automatica per tutti ma di un beneficio che richiede il rispetto di determinati requisiti e, soprattutto, l’assimilazione dell’immobile ad “abitazione principale” da parte del Comune.
Com’è noto infatti la normativa sull’IMU stabilisce che l’imposta non è dovuta per l’abitazione principale, ovvero la casa in cui il soggetto e il suo nucleo familiare hanno la residenza e la dimora abituale.
IMU mai più, a una certa età non si paga più
Ma cosa succede se un anziano o una persona con disabilità è costretto a risiedere in una struttura di ricovero o in una casa di cura? In questi casi la legge non prevede un’esenzione generalizzata, ma affida ai Comuni la possibilità di deliberare l’assimilazione dell’immobile ad abitazione principale, anche se non più effettivamente abitato dal proprietario. Per poter beneficiare di questa agevolazione è pertanto necessario soddisfare una serie di condizioni.
I requisiti chiave sono il ricovero permanente: l’anziano o il disabile dev’essere ricoverato per un lungo periodo in una casa di cura o in un’altra struttura sanitaria. La casa di proprietà, per la quale si richiede l’esenzione, non deve essere affittata a terzi. L’immobile deve rimanere a disposizione del proprietario, anche se non vi risiede più. Il beneficio si applica solo se il Comune in cui si trova l’immobile ha approvato una specifica delibera che assimila le abitazioni di anziani e disabili ricoverati ad “abitazione principale” ai fini IMU.

Come fare per richiedere l’esenzione
La procedura per richiedere l’esenzione non è complessa, ma richiede attenzione. Il primo passo è verificare l’esistenza della delibera comunale che stabilisce l’esenzione. Questa informazione può essere trovata sul sito ufficiale del proprio Comune o consultando la banca dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Se la delibera esiste, è necessario presentare la documentazione richiesta al Comune, che solitamente consiste in un modulo di dichiarazione e l’attestazione del ricovero.
È fondamentale muoversi per tempo. Se la delibera è stata approvata dopo la scadenza del saldo IMU è possibile che si debba comunque pagare l’imposta per poi richiederne il rimborso o il conguaglio. A tal proposito, consultare un patronato o l’ufficio tributi del proprio Comune è il modo migliore per essere sicuri di non commettere errori e di ottenere il beneficio a cui si ha diritto.