ZTL, senza certificato non circoli più: “Pagare non basta” | Deve stare nero su bianco
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Le zone a traffico limitato sono comuni a tutte le grandi città. Ora però per circolare non basta pagare, ma serve un certificato specifico
Finalmente una boccata d’aria fresca per un buon numero di cittadini e automobilisti romani. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Gualtieri ha approvato una delibera che introduce una significativa novità per la Zona a Traffico Limitato (ZTL) “Fascia Verde”.
Com’è noto da molti anni in quasi tutti i centri storici del nostro Paese è vietato circolare con la propria auto in determinate fasce orarie. La nascita delle ZTL è legata alla necessità di sostenere delle politiche improntate alla sostenibilità ambientale.
Nella Capitale la giunta comunale presieduta dal sindaco ha stabilito di esentare dal piano anti-smog e dai relativi divieti di circolazione i veicoli e i ciclomotori con oltre 30 anni di età e in possesso del necessario Certificato di Rilevanza Storica (CRS).
Questa decisione pone fine a un periodo di incertezza e divieti totali che aveva messo in difficoltà il mondo del motorismo storico romano. L’esenzione non è automatica per tutti i veicoli trentennali ma è strettamente legata al loro status di bene storico e collezionistico.
I requisiti per l’esenzione
Per poter circolare liberamente nella ZTL “Fascia Verde” i veicoli devono soddisfare precise condizioni. In primis l’età minima: devono aver compiuto 30 anni dalla data di prima immatricolazione. Subito dopo il cosiddetto ‘Certificato di Rilevanza Storica’, il cui possesso è obbligatorio. Il certificato è rilasciato da enti riconosciuti a livello nazionale, come l’ASI (Automotoclub Storico Italiano).
Il possesso del suddetto certificato certifica che le auto in questione vengono utilizzate più per scopi collezionistici, culturali od occasionali (come raduni o manifestazioni) che per il trasporto quotidiano. L’Amministrazione Comunale ha riconosciuto il valore storico-culturale di questi veicoli che fanno parte del patrimonio automobilistico e non rappresentano un fattore significativo in termini di inquinamento quotidiano rispetto all’intero parco circolante.

Un riconoscimento necessario
Il provvedimento è stato accolto con favore dalle associazioni di settore che da tempo richiedevano un distinguo tra i veicoli storici e quelli semplicemente vecchi e inquinanti. L’esenzione consente ora ai proprietari di partecipare a eventi e raduni sul territorio di Roma senza incorrere in sanzioni, ripristinando la piena fruibilità di questi mezzi.
Questa scelta già adottata in diverse altre città italiane, dimostra la volontà di bilanciare le esigenze di tutela ambientale con la salvaguardia di un importante patrimonio storico e meccanico. Con l’eliminazione di questa restrizione le auto storiche tornano a essere libere di circolare e di mostrare il loro valore, animando la scena motoristica della Capitale.
