1º gennaio 2026: addio cartelle esattoriali | Decisione definitiva, verranno cancellate in massa

Le cartelle esattoriali saranno cancellate - Wikicommons - Sardegnainblog.it
Il Governo italiano è pronto a varare un provvedimento che darà ossigeno e respiro a milioni di cittadini. Addio alle cartelle esattoriali
Una clamorosa e fondamentale svolta è in arrivo per milioni di contribuenti italiani: il Governo presieduto da Giorgia Meloni è pronto a varare un provvedimento di vitale importanza da inserire nella Legge di Bilancio 2025.
È probabile se non addirittura certo, che a partire dall’1 gennaio del 2026 venga assestato un colpo mortale e definitivo alle vecchie e nuove e soprattutto temutissime cartelle esattoriali. Sembra assurdo ma è tutto decisamente concreto.
L’obiettivo è duplice: da un lato alleggerire la pressione fiscale sui cittadini che attendono invano da anni provvedimenti decisivi in tal senso e dall’altro sbloccare l’enorme mole di crediti inesigibili che appesantisce le casse dello Stato.
Sul tavolo dell’esecutivo sono in questo momento allo studio tre possibili varianti per una nuova rottamazione che si preannuncia come una delle più ambiziose, se non la più ambiziosa in assoluto, degli ultimi anni.
Le cartelle esattoriali saranno un ricordo per molti
La prima ipotesi e anche la più diretta prevede il cosiddetto “saldo e stralcio per piccoli debitori”. Si tratta di una misura pensata per chi ha debiti di lieve entità accumulati magari per sbadataggine o per una momentanea difficoltà economica.
L’idea è quella di permettere a questi contribuenti di estinguere il proprio debito in un’unica soluzione, pagando solo una percentuale del dovuto con l’azzeramento totale di sanzioni e interessi. Questa opzione ha il vantaggio di essere rapida e di liberare un gran numero di posizioni debitorie, snellendo l’attività dell’Agenzia delle Entrate e dell’Esattoria.
Le altre due opzioni: ISEE e anzianità del debito
La seconda variante prende in considerazione la situazione economica del contribuente, legando il beneficio al valore dell’ISEE. In questo scenario più è alta la difficoltà economica che emerge dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica e maggiore sarà lo sconto applicato al saldo e stralcio. Chi ha un ISEE molto basso potrebbe beneficiare di una riduzione più consistente del debito, in un’ottica di equità sociale. Questo approccio è mirato a supportare le fasce più deboli della popolazione.
La terza e ultima opzione si basa sull’anzianità delle cartelle esattoriali. In questo caso il saldo e stralcio verrebbe applicato alle cartelle più datate, ovvero quelle che difficilmente verrebbero riscosse a causa del tempo trascorso e della difficoltà di rintracciare i debitori o i beni pignorabili. Queste tre opzioni seppur con approcci diversi, hanno tutte l’obiettivo di avviare un nuovo capitolo nella complessa storia del fisco italiano, offrendo una seconda possibilità ai contribuenti in difficoltà.