UFFICIALE: Torna la Messa con i fedeli dal 18 maggio in tutta Italia!

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Santa Messa con i fedeli dal 18 maggio 2020 in tutta Italia: aveva suscitato scalpore l’ordinanza del Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che autorizzava le funzioni religiose in Sardegna praticamente da subito, tanto che anche i Vescovi sardi avevano frenato, anche perché era in corso a livello nazionale una trattativa tra la CEI e il Governo centrale, i cui frutti si sono visti ieri mattina, con la firma di un apposito protocollo.

Il protocollo in questione non solo sancisce il ritorno alle Sante Messe in presenza dei fedeli dal prossimo lunedì 18 maggio 2020, ma spiega anche quali saranno i protocolli e le singole misure alle quali dovranno attenersi le chiese su tutto il territorio nazionale. Lo scopo è quello ci permetterci di andare a Messa in sicurezza anche ai tempi del Covid. Trovate qui l’intero protocollo in formato digitale.

Distanziamento sociale anche in chiesa:

Non solo tra il pubblico, che dovrà accedere individualmente ai luoghi di culto, evitare assembramenti anche nei luoghi annessi (come le sacrestie e l sagrati) e dovrà mantenere sempre un metro e mezzo di distanza, ma anche sull’altare, dove ci dovranno essere ridotti al minimo ministri del culto e concelebranti.

L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta quindi contingentato e sarà regolato da volontari e/ o collaboratori che indosseranno adeguati dispositivi di protezione individuale.

La mascherina dovrà essere indossata da tutti i fedeli.

Le porte verranno lasciate spalancate per favorire l’ingresso e l’uscita ed evitare che porte e maniglie vengano toccate. Non saranno disponibili sussidi per i canti o di altro tipo.

Chi non può entrare in chiesa:

Ovviamente non potranno entrare in chiesa le persone con sintomi influenzali, respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai37,5″ C. Ne potrà accedere chi, nei giorni precedenti è stato in contatto con persone positive a SARS-CoV-2.

Saranno favorite le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non potesse partecipare alla celebrazione eucaristica.

Niente segno della pace:

Tra i riti preparatori alla Comunione si continuerà ad omettere lo scambio del segno della pace.

La comunione:

La distribuzione della Comunione avverrà dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso. Gli stessi – indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – potranno offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli.

Le offerte:

Le eventuali offerte non saranno raccolte durante Ia celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che potranno essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo.

Acquasantiere vuote, ma liquido igienizzante all’ingresso:

Non credo che i fedeli, quelli veri, saranno troppo felici di trovare vuote le acquasantiere della chiesa, in compenso agli ingressi dei luoghi di culto saranno resi disponibili liquidi igienizzanti.

Capisco le motivazioni legate alla salute, ma parere di chi scrive forse la chiesa è arretrata troppo.