“Almeno una settimana”: terremoto scuole, annunciato il MAXI SCIOPERO | Tutti i dettagli nella Circolare

Sciopero generale nelle scuole di tutta Italia - Wikicommons - Sardegnainblog.it
Lo sciopero proclamato dai sindacati nelle scuole italiane ha scatenato una valanga di polemiche. Scontro durissimo con il Governo italiano
Tensioni sociali, contrasti tra sindacati e Governo, manifestazioni e cortei con migliaia di persone presenti in tutte le principali piazze d’Italia. È questo ciò che sta infiammando il nostro Paese da qualche settimana a questa parte.
Una combinazione di fattori ha dato la stura a un movimento che mette insieme rivendicazioni di carattere sociale e il sostegno aperto e incondizionato all’ormai celeberrima Global Sumud Flotilla, formata da imbarcazioni di attivisti decisi ad approdare a Gaza per portare aiuti ai palestinesi.
Ed è proprio il ruolo avuto da quest’ultimi che ha dato vita a contrasti durissimi tra esponenti del Governo e dell’attuale maggioranza di centrodestra e le principali sigle sindacali che qualche giorno fa hanno annunciato lo sciopero generale.
La contestazione principale che ha animato il dibattito pubblico riguarda la natura dello sciopero stesso: è lecito che un’azione sindacale che incide sul servizio pubblico essenziale come l’istruzione si carichi di motivazioni che vanno oltre le rivendicazioni contrattuali e salariali, assumendo una connotazione prevalentemente politica?
L’origine della contesa
Le critiche più dure sono arrivate da parte di politici e commentatori vicini al governo che hanno accusato i sindacati di utilizzare la scuola come palcoscenico per l’attivismo politico, distogliendo l’attenzione dalle riforme necessarie del sistema educativo.
Ad accendere ancora di più gli animi è stata la questione legata al preavviso, necessario affinché l’astensione dal lavoro sia considerata conforme alle normative vigenti. Un’aspra polemica accesasi ancora di più sulle piattaforme social.
Il nodo centrale del preavviso, i social esplodono
“I Cobas avevano annunciato lo sciopero da almeno una settimana, la circolare nelle scuole è arrivata il 29 settembre, ma quale mancanza di preavviso!“, è il commento su X di un utente che rivendica la piena legittimità dell’astensione dal lavoro di buona parte del personale scolastico.
Il senso profondo del dibattito in realtà è legato al ruolo dell’istituzione scolastica che in quanto tale dovrebbe garantire pluralismo e oggettività, principi che secondo i critici vengono meno quando si sceglie apertamente una parte in un conflitto internazionale. La polemica dunque non si è esaurita con la fine dello sciopero, ma lascia aperta la riflessione su quale sia il confine tra l’espressione della coscienza individuale del docente e il mandato educativo della scuola pubblica.