Addio NASPI, ultim’ora: “Ci dispiace, non avevamo altra scelta” | Per i disoccupati è una tragedia

Tutto quello che serve sapere

Importanti aggiornamenti dalla Naspi - SardegnaInBlog.it (Screenshot video YouTube)

Pessime notizie per i disoccupati, non potranno più fare affidamento alla Naspi: se non è una tragedia allora poco ci manca

Una notizia che, nel giro di pochissimo tempo, ha immediatamente fatto il giro della rete e dei social network. Anche perché, a dire il vero, negli ultimi mesi non si sta parlando d’altro se non della Naspi.

Un sostegno fondamentale per le famiglie in difficoltà. L’ultimo annuncio lascia parecchi interrogativi ed anche un senso di sgomento nei confronti delle persone. Le stesse che continuano a chiedersi come sia possibile che questa decisione sia arrivata con poca trasparenza.

Insomma, il futuro di decine di migliaia di persone è ancora tutto da scrivere. Allo stesso tempo non sono ancora mancate le prime reazioni: dall’indignazione fino ad arrivare alla rabbia, passando anche per l’incredulità.

C’è chi è alla ricerca di risposte. Anche se, quelle che arrivano fino ad ora, sono del tutto evasive ed insufficienti. Nella seconda parte la risposta definitiva a quello che molte persone stanno cercando.

Addio alla Naspi, cosa c’è da sapere: le ultime

Secondo quanto annunciato da alcune fonti pare che la Naspi rischia di essere persa (per essere più precisi revocata) in diverse circostanze ben definite. Tra le cause principali quella della mancata presentazione della domanda entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Nel caso in cui un soggetto non dovesse rispettare questo termine allora non potrà più fare affidamento al sussidio.

Per non parlare, inoltre, di un altro fattore assolutamente da non sottovalutare. Stiamo parlando della violazione del patto personalizzato con il centro per l’impiego. Nel caso in cui il beneficiario non rispetta gli obblighi concordati, la Naspi in questo caso può essere revocata.

Gli ultimi aggiornamenti
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Naspi, importanti aggiornamenti: ecco a chi potrà essere revocata

Le novità, inoltre, non sono affatto finite qui visto che è previsto anche altro. In particolar modo per chi avvia una attività autonoma deve necessariamente comunicare all’INPS il reddito presunto. Nel caso in cui non dovesse accadere nulla del genere si rischia la perdita del beneficio. Se un soggetto ottiene un lavoro, con reddito superiore a 8.000 euro annui, o con contratto a tempo indeterminato (o durata superiore a 6 mesi) la Naspi decade.

In conclusione c’è anche il raggiungimento dei requisiti per poter accedere alla pensione. In questo caso il trattamento della Naspi può venire meno. Per coloro che beneficiano del sussidio anticipato e viene assunto con contratto subordinato, durante il periodo coperto dall’indennità, perde anche lui la Naspi.