Ultim’ora, allarme in tutta la penisola: il MOSTRO DEI FONDALI terrorizza l’Italia | Milioni di vite sono in pericolo

Mostro marino - Pexels - sardegnainblog.it

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Le acque italiane sono diventate una trappola mortale per i bagnanti. Ormai non ci si può più immergere con tranquillità.

Questa stagione estiva 2025 è costellata da numerosi episodi di dispersi e decessi in mare aperto e/o in spiaggia. La cronaca nera è tartassata di titoli drammatici ogni giorno come mai prima d’ora.

Adesso la situazione si è complicata ulteriormente, dal momento che è diventato praticamente impossibile fare il bagno in mare in tranquillità. Non è più come un tempo, ora devi sempre essere allerta per ogni evenienza.

Non devi mai abbassare la guardia quando ti immergi, soprattutto ora che il mostro dei fondali si è risvegliato.

Il famigerato Mostro di Loch Ness gli fa il proverbiale baffo a questa creatura marina le infesta le nostre acque (e non solo).

Il pericolo marino

Questa pericolosa creatura marina è presente soprattutto nei mari europei: Mare Mediterraneo, Mar Nero, Oceano Atlantico orientale, Mare del Nord e nelle aree costiere europee. Se ti imbatti in questo abitante del mare potresti finire in un letto di ospedale o peggio. Stiamo parlando di un pesce che fa parte della famiglia delle Trachinidae, vale a dire la tracina.

Questi pesci vivono sui fondali sabbiosi e/o fangosi entro i 30 metri di profondità. Sul fondo marino, le tracine si mimetizzano perfettamente ed è molto complicato riuscire a vederle. Te ne accorgi soltanto dopo che ti hanno morso e/o punto se era presente una tracina. Il vero pericolo di questi pesci si nasconde in una specifica parte del loro corpo.

Pericolo per i bagnanti - Pexels - sardegnainblog.it
Pericolo per i bagnanti – Pexels – sardegnainblog.it

SOS pesce fatale

Il punto critico delle tracine sono le loro spine dorsali (da cinque a sette), molto robuste e altamente velenose. Le spine delle tracine si rizzano non appena avvertono un pericolo o un fastidio (tipo i bagnanti troppo vicino al loro territorio). Il veleno che producono questi pesci è ancora poco noto, ma secondo quanto si legge sul sito issalute.it, è una miscela di più sostanze tossiche di natura proteica.

La puntura provocata da queste spine è molto dolorosa e se capita che punge un bambino o un anziano in acque abbastanza alte, il pericolo è maggiore. Il dolore provocato dal pesce causa panico, che a sua volta potrebbe causare l’annegamento del soggetto. Gli anziani, inoltre, sono anche a rischio infarto. Se vieni punto da una tracina, mantieni la calma e immergi subito la parte interessata nell’acqua calda (40-45°) per 30 minuti. Questo perché il calore aiuta ad inattivare la tossina delle spine.