Sardegna pone un freno agli spostamenti verso le seconde case. Ordinanza prorogata al 14 maggio 2021!

Sardegna mette un freno all’esodo verso le seconde case, ecco cosa dice la nuova ordinanza: andiamo con ordine, in base alle FAQ rilasciate dal Governo nazionale, chiunque abbia una seconda casa in Sardegna può muoversi verso di essa, anche da una zona rossa, purché l’abitazione sia disabitata e in proprio possesso da prima del 14 gennaio scorso. Ciò ha creato un vero e proprio esodo dal resto d’Italia verso le mete di vacanza più famose della Sardegna, bastava fare un giro a Cagliari questi giorni per vedere il gran numero di “turisti” attivati per godersi la Pasqua in zona bianca.
Un movimento in massa che mal si adatta ad una situazione epidemiologica ad alto rischio in tutta la penisola, eccezion fatta per la Sardegna, unica zona bianca d’Italia, insomma c’era il rischio concreto che la diffusione del Covid-19 potesse di nuovo accelerare anche in Sardegna a causa di nuovi apporti. In realtà la Sardegna è uscita dalla zona bianca poco prima di Pasqua, allineandosi al resto d’Italia.
Una decisione presa malgrado la registrazione obbligatoria per chi arriva in Sardegna e la richiesta di effettuare un tampone o test prima di partire, oppure all’arrivo.
Nelle seconde case in Sardegna solo per motivi di lavoro, salute o urgenza:
Per questo motivo il presidente Solinas ha firmato una nuova ordinanza, la numero 9 del 17 marzo 2021, con la quale si pone un blocco a questo esodo. L’articolo principale è il numero 1:
L’ingresso in Sardegna con la finalità di recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (c.d. seconde case) da parte di persone “non residenti” è consentito solo in presenza di comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata ovvero per motivi di salute e, comunque, secondo le prescrizioni dell’Ordinanza regionale n.5/2021.
Insomma si può venire nelle seconde case in Sardegna solo per motivi di urgenza, lavoro o salute. Vien da chiedersi quali motivi possano essere addotti dietro la formula “indifferibilità documentata“.
AGGIORNAMENTO: con l’ordinanza n° 15 del 30 aprile 2021 la scadenza delle predette misure è stata prorogata fino al 14 maggio 2021.
Controlli più stringenti in porti e aeroporti:
All’articolo 3 invece si leggono le misure da attuarsi per rendere più efficienti i controlli, che stanno funzionando bene negli aeroporti, meno nei porti:
Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale supporta il personale sanitario di ATS nelle attività di monitoraggio e controllo delle certificazioni di avvenuta vaccinazione e di sottoposizione al tampone molecolare o antigenico, dichiarate dai passeggeri sulla piattaforma “Sardegna Sicura” di cui all’articolo 4 dell’Ordinanza n.5/2021.
Le Società di gestione degli aeroporti e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, in coordinamento con i competenti organi statali, individuano all’interno degli scali le aree nelle quali il personale di ATS e del CFVA svolge le suddette attività di verifica.
Regole per chi arriva senza tampone:
Regole più precise per chi arriva senza tampone/test eseguito prima di partire:
I passeggeri che, in attuazione dell’articolo 4 dell’Ordinanza n.5/2021, si sono sottoposti al tampone rapido antigenico al quinto giorno successivo a quello di sottoposizione al primo tampone presso le aree dedicate nei porti e aeroporti, o che si sono sottoposti al tampone molecolare entro 48 ore dall’ingresso nel territorio regionale, devono dare atto dell’avvenuto adempimento attraverso la piattaforma di cui all’articolo 1 della medesima Ordinanza.
Ricordo che alternativamente si può osservare un periodo di quarantena di 10 giorni.
Compiti di vigilanza a Sindaci e Corpo Forestale:
I Sindaci controllano le quarantene nei centri abitati:
I sindaci, in qualità di Autorità di protezione civile e sanitaria, vigilano sul rispetto delle disposizioni dell’Ordinanza n.5/2021, disponendo idonee misure di monitoraggio e controllo sul rispetto della permanenza domiciliare nei centri abitati, attraverso la Polizia locale e le Compagnie barracellari, e trasmetteranno i dati raccolti alla Sala Operativa Regionale della Direzione Generale della Protezione Civile.
Il Corpo Forestale controlla le quarantene nelle aree rurali, montane e costiere:
Il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale vigila sul rispetto delle disposizioni dell’Ordinanza n.5/2021, disponendo idonee misure di monitoraggio e controllo sul rispetto della permanenza domiciliare nelle aree rurali e montane, in quelle costiere e negli ambiti non ricompresi nei centri urbani.
Disposizioni valide fino al 14 maggio 2021:
La validità delle disposizioni contenute nell’ ordinanza, che scadeva originariamente il giorno di Pasquetta, è stata prorogata fino al 14 maggio 2021.