“Mi scusi, cos’è quel cibo?” | Allarme posto di blocco: se ti beccano così scatta la multa

“Mi scusi, cos’è quel cibo?” | Allarme posto di blocco: se ti beccano così scatta la multa

Cibo in auto - Pexels - sardegnainblog.it

“Mi scusi, cos’è quel cibo?” | Allarme posto di blocco: se ti beccano così scatta la multa

Una notizia che sta facendo discutere, ma che non giunge dal nostro Paese bensì dall’isola mediterranea di Cipro. Il legislatore cipriota ha introdotto un severissimo divieto: è assolutamente vietato mangiare e bere mentre si è alla guida di un veicolo. Questa misura non è una novità improvvisa, ma una pratica già sperimentata da tempo sull’isola, volta a rafforzare la sicurezza stradale. Le motivazioni dietro tale decisione sono chiare e mirano a contrastare una delle principali cause di incidenti: la distrazione al volante. Mangiare un panino o sorseggiare una bibita, anche per un istante, può distogliere l’attenzione dalla strada, riducendo i tempi di reazione e aumentando esponenzialmente il rischio di collisioni. Le sanzioni per chi non rispetta questo divieto sono tutt’altro che leggere: si parte da una multa di 85 euro, ma possono superare i 200 euro nei casi più gravi. Non solo il pasto completo, ma anche il semplice atto di portare una bevanda alle labbra rientra nell’ambito delle infrazioni punibili.

I pericoli invisibili: perché mangiare e bere alla guida è un rischio

I pericoli invisibili: perché mangiare e bere alla guida è un rischio

Mangiare e bere al volante: un pericolo invisibile che distrae e mette a rischio.

 

Spesso si pensa alla distrazione al volante associandola unicamente all’uso del cellulare. Tuttavia, le fonti di distrazione sono molteplici e alcune, come il consumo di cibo e bevande, sono meno evidenti ma altrettanto pericolose. Mentre si mangia o si beve, l’attenzione del conducente viene frammentata. Mani, occhi e mente sono impegnati in attività che non riguardano direttamente la guida. Ad esempio, cercare di aprire una confezione, raccogliere un alimento caduto o semplicemente pulirsi, sono tutte azioni che possono portare a perdere il controllo del veicolo anche solo per pochi, fatali, secondi.

Studi sulla sicurezza stradale dimostrano che le distrazioni non legate al telefono possono essere altrettanto dannose quanto parlare o messaggiare. Un’indagine ha rivelato che il tempo medio speso a mangiare o bere mentre si guida è comparabile a quello impiegato per comporre un numero di telefono. Questo significa che, anche se per un breve lasso di tempo, gli occhi sono distolti dalla strada, le mani dal volante e la mente dal compito primario di guidare in sicurezza. Il legislatore cipriota ha evidentemente riconosciuto questa minaccia “silenziosa” e ha agito di conseguenza per tutelare la vita dei propri cittadini.

L’Italia sul banco di prova: la norma cipriota arriverà anche da noi?

L'Italia sul banco di prova: la norma cipriota arriverà anche da noi?

L’Italia sul banco di prova: la norma cipriota è alle porte?

 

La questione che molti si pongono ora è se una norma così stringente, già in vigore a Cipro, possa essere introdotta anche nel nostro Codice della Strada. Non sarebbe la prima volta che il legislatore italiano si ispira a normative europee o internazionali per aggiornare le proprie leggi in materia di sicurezza stradale. Il dibattito sulla necessità di una maggiore severità contro le distrazioni al volante è sempre aperto nel nostro Paese, soprattutto considerando l’elevato numero di incidenti causati proprio da comportamenti imprudenti.

Se da un lato una simile restrizione potrebbe essere accolta con resistenza da parte di chi vede limitata la propria libertà personale, dall’altro lato, i benefici in termini di riduzione degli incidenti e di maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada sarebbero innegabili. L’introduzione di un divieto totale di mangiare e bere alla guida imporrebbe un cambiamento culturale significativo per gli automobilisti italiani. Resta da vedere se le autorità decideranno di fare un passo in questa direzione, magari dopo un’attenta valutazione dei risultati ottenuti dall’applicazione di tale norma in Paesi come Cipro, per rendere le nostre strade un luogo più sicuro per tutti.

<!--
-->