Licenziamento, da oggi non possono più farlo | Anche se perdi la testa ti devono tenere: la sentenza che ribalta tutto
Essere licenziati (Canva) Sardegnainblog.it
Una nuova sentenza ha ribaltato le carte per i lavoratori della nostra nazione. Da adesso licenziarti sarà praticamente impossibile.
Quando un dipendente inizia a lavorare per la propria sede, la paura di poter essere licenziato da un momento all’altra è costante. Purtroppo, infatti, negli ultimi anni sono stati registrati molteplici casi di interruzione della collaborazione improvvisi, i quali hanno generato terrore tra le persone.
Questa volta però, una decisione dei giudizi ha lasciato il segno: anche se ti arrabbi, da adesso, non potranno più licenziarti così facilmente. Ma ecco perché.
Una sentenza della Corte di Cassazione ha appena riscritto le regole del licenziamento disciplinare, a seguito di un recente caso di un lavoratore che aveva perso la calma durante l’orario di servizio. Una vicenda che ha avuto dell’incredibile e che ha fatto saltare di gioia migliaia di italiani.
Sembrerebbe infatti che, da questa sentenza in poi, potrà cambiare il modo in cui le aziende gestiscono i momenti di tensione sul lavoro.
La vicenda finita al centro dell’attenzione mediatica
La vicenda è accaduta in un’azienda di imballaggi in plastica, dove un dipendente- stremato probabilmente dallo stress- ha avuto un momento improvviso di rabbia. Nulla di grave, ma abbastanza per attirare l’attenzione dei vertici della sede. L’uomo aveva infatti urlato qualche parola di troppa e aveva tirato un calcio a dei flaconi di plastica. Uno sfogo di pochi secondi in un ambiente rumoroso e di cui, secondo alcune testimonianze, alcuni non si sarebbero neanche accorti.
Eppure l’azienda non ha voluto sentire ragioni e ha deciso di licenziare l’uomo per il proprio comportamento inappropriato. Una scelta che ha sconvolto il dipendente, il quale ha poi deciso di portare in causa i propri capi.

Il verdetto della Corte di Cassazione
La causa è finita prima in Corte d’Appello, poi in Cassazione. Secondo i giudici, a seguito di un’attenta analisi, la reazione del dipendente non giustificava affatto un licenziamento, ma al massimo una sanzione di tipo conservativo. In poche parole, la Cassazione ha stabilito che non si può licenziare un lavoratore per un episodio isolato, soprattutto se non c’è alcuna minaccia e nessun danno reale. La sentenza ha poi evidenziato: la perdita momentanea di controllo, in un contesto di stress lavorativo, non equivale a un atto di insubordinazione. Come riportato da Torinocronaca.it, l’uomo verrà quindi reintegrato sul posto di lavoro e, probabilmente, avrà diritto a qualche scusa!
Insomma, una decisione storica che potrebbe cambiare la vita di molti dipendenti in giro per l’Italia. Perché sì, non può essere più un po’ di stress a compromettere la posizione del soggetto.
