Ristorante, se c’è troppo rumore ti devono risarcire | La nuova Legge parla chiaro: il proprietario è costretto a pagarti

Il ristornate rumoroso deve pagare

Il ristornate rumoroso deve risarcire - Wikicommons - Sardegnainblog.it

I ristoranti troppo rumorosi d’ora in poi saranno tenuti a risarcire i cittadini infastiditi dai rumori. Non resta che applicare la legge

Non capita di rado di abitare e di vivere nei pressi di qualche locale molto frequentato e fin troppo rumoroso. In particolare i ristoranti, da sempre al centro di vertenze legali a causa dei tanti, troppi rumori prodotti dalla loro stessa attività.

Sta di fatto che vivere in un appartamento sovrastato dal costante ronzio del famigerato aspiratore di ristorante può trasformare la vita domestica in un vero e proprio incubo. Ma la legge è dalla parte di chi subisce un inquinamento acustico intollerabile.

Non si può accettare in linea di principio che la qualità della vita quotidiana dei cittadini sia compromessa a causa dei troppi rumori provenienti da esercizi commerciali situati nei pressi di uno stabile regolarmente abitato.

Questo principio è stato fatto proprio da una recente sentenza emessa dal Tribunale di Taranto che tanto per gradire ha riaffermato un principio fondamentale: il diritto alla tranquillità domestica.

I rumori dei ristoranti sono nocivi

In buona sostanza se il rumore prodotto da un’attività commerciale supera una certa soglia il cittadino ha il diritto di chiedere un risarcimento. La vicenda ha avuto come protagonista un residente che per anni ha dovuto sopportare il rumore costante dell’aspiratore di un ristorante sottostante il suo appartamento.

Il proprietario del locale si era rifiutato di intervenire per risolvere il problema, costringendo il residente a ricorrere alle vie legali. Il Tribunale, dopo aver ascoltato le testimonianze e aver visionato i rilievi fonometrici, ha dato ragione al residente, condannando il ristorante al risarcimento dei danni.

Aspiratore di ristorante
L’aspiratore di un ristorante fa troppo rumore – Wikicommons – Sardegnainblog.it

La sentenza e i limiti del rumore

Il caso di Taranto è un precedente importante perché ha stabilito che non è necessario che i rumori superino i limiti imposti dalla legge per essere considerati intollerabili. La sentenza ha riconosciuto il diritto alla tranquillità domestica anche se il rumore rientra nei limiti di legge, se questo è di natura persistente e se incide sulla qualità della vita dei residenti. Le prove presentate al tribunale sono state decisive.

I rilievi fonometrici hanno infatti dimostrato che il rumore superava i limiti di tollerabilità, rendendo di fatto impossibile vivere in quell’appartamento. I testimoni hanno confermato l’incubo acustico, e l’assenza di un isolamento acustico adeguato ha aggravato la situazione. La condanna al risarcimento dei danni è un segnale chiaro: la giustizia è dalla parte di chi subisce l’inquinamento acustico.