Reddito di Cittadinanza, se ne hai usufruito preparati al peggio | Stangata allucinante in arrivo: dovrai restituirlo con gli interessi

C'è ancora chi usufruisce del reddito di cittadinanza - Facebook - Sardegnainblog.it
Com’è noto il reddito di cittadinanza è stato sostituito dal Governo Meloni con l’Assegno Unico. Ma c’è ancora chi ne usufruisce illegalmente
È una vicenda di cui si conoscono anche i minimi dettagli, quella del Reddito di Cittadinanza introdotto dal primo Governo presieduto da Giuseppe Conte e poi cancellato dall’esecutivo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni.
La misura economica a sostegno dei disoccupati, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle e avallato dall’intero centrosinistra, è stato dunque spazzato via dalla nuova maggioranza uscita dalle urne nel settembre del 2022.
Il partito leader del nuovo Governo, Fratelli d’Italia, ha infatti deciso di abolire il Reddito di Cittadinanza introducendo al suo posto il cosiddetto ‘Assegno Unico‘, una forma non identica ma molto simile in termini di assistenza.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sempre ‘accusato’ il Reddito di Cittadinanza e soprattutto i suoi proponenti di favorire il proliferarsi iniziative illecite da parte di abili truffatori e scaltri approfittatori.
Reddito di Cittadinanza, la Meloni aveva ragione: ecco perché
Un episodio verificatosi qualche giorno fa sembra in effetti dare ragione ai timori espressi dalla leader di Fratelli d’Italia. Una sentenza del Tribunale Civile di Pesaro ha infatti segnato un precedente importante: un cittadino italiano, originario di Brindisi è stato infatti condannato a restituire all’INPS oltre 12mila euro, dopo aver percepito il sussidio in modo irregolare per quasi due anni, dal 2020 al 2022. La causa, intentata dall’uomo contro l’Istituto, si è conclusa con una sonora bocciatura.
Il caso seguito con attenzione dal giudice del lavoro di Pesaro, Gianfranco Tamburini, verteva sulla questione della cosiddetta “residenza fantasma”. Sebbene il richiedente avesse dichiarato la residenza in un comune del Pesarese, le indagini dell’INPS avevano accertato che l’uomo in realtà viveva stabilmente a Brindisi. L’obbligo di residenza effettiva in un determinato luogo è uno dei requisiti fondamentali per accedere e mantenere il Reddito di Cittadinanza, e la sua violazione costituisce una frode nei confronti dello Stato.

La sentenza non lascia spazio a dubbi
L’uomo aveva cercato di opporsi alla richiesta di restituzione dell’INPS sostenendo che le sue dichiarazioni fossero corrette e che i controlli dell’Istituto non fossero validi. Tuttavia, la documentazione prodotta dall’INPS ha dimostrato inequivocabilmente che la residenza dichiarata era fittizia e che il richiedente non vi aveva mai abitato stabilmente.
Il giudice nel pronunciare la sentenza ha sottolineato come la residenza non sia un mero dato anagrafico ma un requisito sostanziale che deve corrispondere alla situazione di fatto. La condotta del cittadino è stata quindi qualificata come un tentativo di percepire indebitamente una prestazione assistenziale, con l’intento di aggirare le regole.