Sardegna in zona arancione fino al 16 maggio 2021

Sardegna in zona arancione fino al 16 maggio 2021: abbiamo sperato fino all’ultimo che la Sardegna potesse entrare in zona gialla già da lunedì prossimo, invece la cabina di regia ha deciso di lasciarci nel purgatorio della zona arancione per un’ulteriore settimana. Anzi ad essere precisi l’unica zona arancione assieme a Sicilia e Valle d’Aosta.
Quindi chi legge questa classificazione penserà che la Sardegna sia a maggiore rischio Covid delle altre regioni italiane, ma è davvero così? Vediamo alcuni dati (con tutte le fonti linkate come nostra abitudine):
- La Sardegna ha un indice Rt di 0,74, il più basso d’Italia assieme la Calabria;
- La Sardegna ha un’incidenza di nuovi casi Covid-29 di 58 ogni 100mila abitanti in 7 giorni, è il secondo dato migliore d’Italia dopo il Molise con 52;
- Secondo la fondazione GIMBE, nella settimana dal 28 aprile al 4 maggio in Sardegna, i casi positivi sono 1.020 su 100mila abitanti. Unico dato un po’ alto, ma brilla la diminuzione dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente di -32,9%, il dato migliore in tutta Italia;
- I posti letto in area medica e terapia intensiva sono al 22% del totale, molto al di sotto della soglia critica (rispettivamente del 40 e 30%).
- I casi continuano a scendere, nella giornata di ieri 8 ricoverati in meno in reparti non intensivi (totale 311) e un paziente meno in terapia intensiva (totale 40);
- Vaccinazioni: 564.419 le dosi somministrate a ieri su una popolazione di poco più di un milione e mezzo di abitanti.
Questi sono i dati aggiornati, confrontate i dati con quelli delle altre regioni italiane per farvi un’idea più precisa. I dati del monitoraggio del Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, sono invece più vecchi e sono relativi alla settimana che va dal 26 aprile 2021 al 2 maggio 2021, sono quindi dati superati dai fatti.
Fa bene il presidente Solinas a rimarcare che:
La permanenza della Sardegna nella zona arancione, nonostante l’attuale quadro epidemiologico sia compatibile con la fascia di rischio più bassa, è la conferma dell’inadeguatezza dell’attuale sistema di classificazione.
Questi sono i dati, ci faremo un’altra settimana di zona arancione perché la legge vuole che, una volta che si cambia fascia, a prescindere dall’andamento dei dati, si debbano fare sempre e comunque due settimane di quel colore, senza eccezioni.
Ma qui è in gioco la vita di tante persone e attività e – a nostro parere – la politica deve prendere coraggio e decidere di volta in volta mettendoci la faccia, altrimenti tanto vale farsi governare da un algoritmo.