Bandiere Blu 2023 in Sardegna, premiate ben 15 località balneari, ecco quali sono le spiagge migliori!

Spiaggia dell'Insuledda e Porto Pollo a Palau
Bandiere Blu 2023 in Sardegna: è uscito anche quest’anno l’elenco delle le località, delle spiagge e delle marine premiate ben la Bandiera Blu della FEE, l’eco label volontario istituito nel 1987 e che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo).
Le Bandiere Blu del 2023 in Italia sono andate a ben 458 spiagge, tra mare e laghi, distribuite tra 226 località, ben +16 in più rispetto allo scorso anno, con 17 nuovi ingressi e un comune non confermato. E’ in Italia l’11% delle spiagge premiate a livello mondiale.
Chi ha più Bandiere Blu 2023 in Italia? Guidano Liguria e Puglia:
Le regioni che che hanno ottenuto più Bandiere Blu sono quelle che tradizionalmente hanno creduto di più in questo marchio internazionale di qualità:
Liguria 34 località premiate con la Bandiera Blu, Puglia (22, +4), Campania, Toscana e Calabria (19, con +1, +1 e +2 rispettivamente), Marche (18, +1), Sardegna (15), Abruzzo (14), Sicilia (11), Lazio e Trentino Alto Adige (10), Emilia Romagna e Veneto (9), Basilicata e Piemonte (5), Lombardia (3), Friuli Venezia Giulia e Molise (2).
Bandiere Blu 2023 in Sardegna, confermate tutte le 15 località:
Nord Sardegna:
- Aglientu,
- Badesi,
- Budoni
- Castelsardo,
- La Maddalena,
- Palau,
- Sorso,
- Sassari,
- Santa Teresa Gallura,
- Trinità d’Agultu e Vignola.
Centro Sardegna:
- Oristano,
- Tortolì,
- Bari Sardo.
Sud Sardegna:
- Quartu Sant’Elena,
- Sant’Antioco.
Porticcioli turistici premiati con la Bandiera blu un Sardegna:
Oltre ai Comuni, hanno ricevuto la Bandiera Blu anche 84 approdi turistici. Ecco le 8 marine premiate in Sardegna:
- Provincia di Sassari (include la Gallura): Porto di Santa Teresa Gallura (Santa Teresa Gallura), Cala Gavetta (La Maddalena), Marina dell’Orso di Poltu Quatu (Arzachena), Marina di Porto Cervo (Arzachena), Marina di Portisco (Olbia), Porto Turistico di Castelsardo (Castelsardo);
- Provincia di Nuoro: Marina di Baunei e Santa Maria Navarrese (Santa Maria Navarrese);
- Provincia di Cagliari: Marina di Capitana (Quartu Sant’Elena).
Perché la Bandiera Blu NON indica le spiagge più belle:
Attorno la Bandiera Blu c’è da sempre grande confusione, qualcuno crede infatti che sia una classifica delle spiagge più belle d’Italia e non si capacità di come la Liguria ne abbia più del doppio della Sardegna o del perché località incantevoli come Villasimius o Stintino non siano presenti.
Chiariamo subito l’equivoco, le Bandiere Blu sono a adesione volontaria, significa che se le amministrazioni comunali non le chiedono nessuno gliele da. Per farvi un esempio, quest’anno il Comune di Quartu ha ottenuto la Bandiera Blu per la spiaggia di Mare Pintau e per la Marina di Capitana, ma non ha presentato la domanda per la spiaggia del Poetto, visti gli importanti lavori di riqualificazione in corso. Quindi la spiaggia del Poetto di Quartu quest’estate non ha la Bandiera Blu-
Altro punto, per ottenere le Bandiere Blu devi rispettare numerosi parametri, quindi anche se le richiedi non è scontato riceverle. I 32 criteri necessari per ottenere le Bandiere Blu sono aggiornati con lo scopo di spingere le amministrazioni locali partecipanti ad applicare le buone pratiche di gestione turistica del territorio, inclusa la salvaguardia dell’ambiente.
Perché andare in vacanza dove c’è la Bandiera Blu?
Andare in un comune che si può fregiare della Bandiera Blu, significa quindi andare in una località balneare che garantisce determinati livelli di vivibilità, servizi turistici, pulizia delle acque e non solo, rispetto ambientale. Significa quindi premiare le amministrazioni che più si impegnano per un turismo sostenibile.
Chi non ottiene le Bandiere Blu può avere anche spiagge bellissime, ma non garantisce con un marchio riconosciuto a livello internazionale, il suo impegno su pulizia delle acque, la gestione dei rifiuti, le aree verdi e piste ciclabili, i servizi sulle spiagge e l’accessibilità, l’educazione ambientale e la valorizzazione delle aree naturalistiche, persino le strutture alberghiere e tanto altro ancora.
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