Acquistate agrumi sardi, l’appello della CIA per aiutare le imprese agricole della Sardegna!

Acquistate agrumi sardi, l’appello della CIA per aiutare le imprese agricole della Sardegna: arriva l’inverno e per combattere il raffreddore e restare in salute abbiamo un grande alleato: la vitamina C, che si trova abbondantemente nella frutta di stagione, soprattutto negli agrumi: arance, mandarini, mandaranci, limoni e via dicendo. Gli agrumi sono ricchi anche di altre sostanze, come vitamina A, PP, B, calcio, ferro e magnesio (queste sono proprietà e benefici degli agrumi).
Bene, nei giorni scorsi è arrivato l’appello della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) che invita al consumo di agrumi sardi per sostenere le imprese del settore.
Agrumi, eccellenza di Sardegna:
Un appello che facciamo nostro: primo perché è sempre meglio mangiare frutta e verdura di stagione, secondo perché è molto meglio quando i prodotti freschi viaggiano il meno possibile (i famosi prodotti a km0), terzo perché la Sardegna può vantare autentiche eccellenze territoriali nella produzione di agrumi. Penso ad esempio alle arance di Muravera, a quelle di San Sperate e Monastir, a quelle di Villacidro e agli agrumi di Zerfaliu e Milis.
Così spiega infatti il direttore regionale di Cia Sardegna, Alessandro Vacca:
Gli agrumi prodotti in Sardegna hanno ottime proprietà organolettiche e sono ricchi di sostanze indispensabili per tenere in buona salute il nostro organismo. Acquistando i prodotti sardi si fa del bene a se stessi e si sostengono le aziende isolane in un momento di difficoltà per tutto il sistema economico della Sardegna, e quindi anche per le imprese agricole locali”.
Feste e sagre degli agrumi in Sardegna:
Peraltro, quando non c’era il Covid, in molte di queste località venivano organizzate importanti sagre invernali e primaverili:
Agrumicultura in Sardegna, le statistiche:
L’agrumicoltura in Sardegna rappresenta una quota importante del settore ortofrutticolo, pari a circa il 22% in termini di valore aggiunto. Per quanto riguarda le varietà in produzione l’arancio la fa da padrone con circa 5mila ettari dedicati, seguito dal mandarino con 800 ettari, così come le clementine e infine il limone con 400 ettari.
Insomma, sotto con le spremute!
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