Canone Rai, se fai questo lavoro scatta l’esenzione | Firma il contratto e addio alla tassa
Il Canone RAI non è obbligatorio per tutti - Wikicommons - Sardegnainblog.it
Canone Rai, se fai questo lavoro scatta davvero l’esenzione: firmi il contratto e puoi dire addio alla tassa in bolletta
Ogni anno il canone Rai torna puntuale a farsi sentire in bolletta, spesso suscitando malumori e domande: chi è obbligato a pagare? Esistono categorie che ne sono completamente esentate? Da qualche tempo il tributo viene addebitato direttamente sulle fatture dell’energia elettrica, e questo fa sì che molti lo percepiscano come un costo inevitabile, da subire e basta. Eppure non è così per tutti.
La normativa prevede infatti una serie di casi di esonero dal canone TV, elencati in modo chiaro dall’Agenzia delle Entrate: in alcune situazioni, al verificarsi di specifici requisiti, il tributo non è dovuto e può essere escluso o addirittura rimborsato.
Tra questi casi ce n’è uno molto particolare, legato non all’età o al reddito, ma proprio al tipo di lavoro che si svolge e al contratto che si firma per prestare servizio in Italia. È qui che entra in gioco una categoria professionale tutelata da convenzioni internazionali, per la quale il canone semplicemente non si paga.
Il lavoro che ti libera dal canone: chi è esente per convenzioni internazionali
Immagina di arrivare in Italia perché sei stato destinato a un incarico ufficiale all’estero: firmi un contratto, ti stabilisci nel nostro Paese per alcuni anni e, come tutti, attivi un’utenza elettrica nella casa in cui vivi. A differenza della maggior parte dei contribuenti, però, il tuo ruolo non è regolato solo dalle leggi italiane ma anche da accordi internazionali che ti riconoscono alcune agevolazioni fiscali, tra cui proprio l’esenzione dal canone di abbonamento alla televisione per uso privato.
In questo scenario rientrano in particolare gli agenti diplomatici, i funzionari e impiegati consolari, il personale di determinate organizzazioni internazionali e i militari stranieri delle forze NATO di stanza in Italia. Per queste figure, le convenzioni di Vienna e gli accordi NATO prevedono benefici specifici, recepiti dall’Agenzia delle Entrate: se prestano servizio nel nostro Paese in base a tali convenzioni, possono chiedere l’esenzione dal pagamento del canone TV per l’abitazione in cui vivono. In altre parole, nel momento in cui firmano il contratto di servizio e assumono ufficialmente quel ruolo, il canone non è più un costo dovuto, purché presentino la documentazione prevista.

Come funziona l’esenzione: modello, dichiarazione e condizioni da rispettare
L’esonero non scatta in automatico: per essere riconosciuto, è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello apposito dedicato proprio a diplomatici e militari stranieri. Nel modulo – disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia – il contribuente attesta, sotto la propria responsabilità, di rientrare tra le categorie tutelate dalle convenzioni internazionali e di possedere quindi i requisiti per non pagare il canone TV per uso privato. Senza questa dichiarazione, il tributo continua ad essere addebitato in bolletta come per chiunque altro.
Il modello può essere inviato telematicamente, tramite PEC oppure consegnato presso un ufficio dell’Agenzia; in caso di addebito già avvenuto, è possibile chiedere anche il rimborso del canone Rai indebitamente pagato, sempre attraverso gli appositi moduli. È importante ricordare che l’esenzione riguarda unicamente il soggetto che possiede lo status previsto dalle convenzioni: non si estende automaticamente a parenti o conviventi che non rientrano nelle stesse condizioni, né vale se l’incarico termina o se vengono meno i requisiti di residenza e servizio. Chi pensa di “saltare la tassa” solo perché lavora in un settore affine rischia una brutta sorpresa: l’agevolazione è strettamente legata a precise funzioni diplomatiche o militari, certificate a livello internazionale.
