Catalizzatori, nuova ondata di furti | Puntano sempre questi modelli: il trucco anti-pinza che scoraggia i criminali

Catalizzatori, nuova ondata di furti | Puntano sempre questi modelli: il trucco anti-pinza che scoraggia i criminali

Furto marmitte per i catalizzatori - Fonte X - sardegnainblog.it

I furti di catalizzatori tornano a crescere e colpiscono soprattutto i modelli più facili da smontare: un allarme urbano che spinge molti automobilisti a correre ai ripari con nuovi sistemi anti-effrazione.

La nuova ondata di colpi si sta diffondendo con rapidità, seguendo un copione ormai consolidato: i ladri agiscono in pochi minuti, spesso nel cuore della notte, scegliendo le auto parcheggiate in zone poco illuminate o lasciate ferme per molte ore.

Il catalizzatore, per il suo valore e per la semplicità con cui può essere rimosso, è diventato uno degli obiettivi preferiti della microcriminalità specializzata.

Ad attirare i malintenzionati non è soltanto la facilità dell’operazione, ma soprattutto la presenza di metalli preziosi, che una volta estratti possono raggiungere quotazioni elevate sul mercato illegale.

Una combinazione che rende particolarmente vulnerabili alcuni modelli di auto, presi di mira con frequenza crescente per caratteristiche tecniche e disposizione del componente.

Perché scelgono sempre gli stessi modelli e cosa rende i colpi così rapidi

I ladri puntano a vetture che presentano un catalizzatore facilmente accessibile dal sottoscocca, senza scudi protettivi complessi o particolari ostacoli meccanici. Questo permette di completare il furto in pochissimi istanti utilizzando una pinza idraulica o un semplice seghetto. Le auto più esposte sono spesso quelle con assetto alto o con un layout dello scarico che facilita la manovra, riducendo al minimo i tempi d’intervento dei criminali.

Il metodo è ormai collaudato: sollevano leggermente la vettura, individuano il punto di taglio e rimuovono il catalizzatore con un’operazione che richiede meno di due minuti. La velocità è l’arma principale, perché consente loro di colpire più auto nello stesso quartiere senza attirare attenzione. È un fenomeno che si concentra soprattutto nelle periferie o in zone con scarsa videosorveglianza, dove le possibilità di essere scoperti sono ancora più ridotte.

Furti catalizzatori – Fonte X – sardegnainblog.it

Il trucco anti-pinza che scoraggia i ladri e protegge il catalizzatore

Per difendersi, molti automobilisti si stanno affidando a sistemi artigianali e soluzioni professionali pensate per rendere il catalizzatore meno accessibile. Tra le tecniche più efficaci rientra l’installazione di protezioni metalliche aggiuntive, veri e propri scudi fissati al telaio, che impediscono l’utilizzo della pinza idraulica e rendono necessario un lavoro molto più lungo e rumoroso. È proprio questo aumento dei tempi a scoraggiare i criminali, che preferiscono passare ad auto prive di protezioni.

Anche i meccanici consigliano di valutare l’installazione di barre di rinforzo o reti metalliche specifiche, studiate per ostacolare il taglio rapido del condotto. Pur non essendo una barriera assoluta, rappresentano un deterrente efficace che può fare la differenza tra un’auto violata e una semplicemente ignorata. Rendere scomoda l’operazione è oggi la strategia più concreta per fermare i ladri, in attesa di interventi strutturali e controlli più serrati sul territorio.

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