“Abolite le gite scolastiche”: ultim’ora, decisione ufficiale in Italia | Per gli studenti è un colpo durissimo

La gita scolastica verrà abolita

Addio alla gita scolastica - Wikicommons - Sardegnainblog..it

Una delle attività più amate dagli studenti nel periodo scolastico è la classica gita di classe. Ora però si va verso la loro cancellazione

Una vera e propria mazzata è in arrivo per gli studenti di tutte le età e di tutte le scuole, i quali dora in avanti rischiano seriamente di versi cancellare per sempre l’attività extra scolastica più amata in assoluto, la gita di classe.

Chi è stato studente ricorda in genere proprio il viaggio e la gita con i propri compagni come la pagina più piacevole e divertente del proprio percorso scolastico. Purtroppo però nei prossimi anni le escursioni e le attività extra scolastiche non si faranno più.

Questa notizia non proprio esaltante si inserisce in un contesto, quello attuale, di particolare difficoltà dell’intero sistema scolastico nel nostro Paese. Le risorse a disposizione di sanità e istruzione sono sempre di meno e le conseguenze non tardano ad arrivare.

A proposito dell’abolizione delle gite scolastiche è corretto sottolineare come almeno per ora questa non riguardi l’intero territorio nazionale ma solo una città situata a Nord, quasi al confine con la Mitteleuropa.

Addio alle gite a scuola, cosa sta succedendo

Tutto nasce da quanto accaduto a Bolzano dove professori e insegnanti delle scuole locali hanno messo in atto un’azione di protesta senza precedenti: la sospensione di tutte le gite scolastiche per l’intero anno. Questa scelta radicale non è un capricci, ma il culmine di una crescente frustrazione per un sistema che impone un alto carico di lavoro burocratico non riconosciuto e al contempo non garantisce una retribuzione adeguata a un’area d’Italia dove il costo della vita è tra i più alti.

La decisione di bloccare le gite è di grande impatto: organizzare una gita scolastica infatti non significa solo accompagnare gli studenti in una visita, ma implica un’enorme mole di lavoro extra: dalla ricerca e prenotazione dei mezzi e delle strutture alla gestione dei pagamenti, alla compilazione di moduli complessi per autorizzazioni e rimborsi. Un compito gravoso che non viene riconosciuto né retribuito, aggiungendosi al carico di lavoro quotidiano che già grava sugli insegnanti.

Una scuola di Bolzano
Una scuola di Bolzano – Wikicommons – Sardegnainblog.it

Burocrazia e stipendi bassi: le radici del malcontento

La protesta dei docenti di Bolzano mette in luce due problemi cronici del sistema scolastico italiano: l’eccessiva burocrazia e gli stipendi bassi. La gestione della didattica e delle attività curriculari è spesso appesantita da una montagna di carte e procedure, che toglie tempo ed energie all’attività principale dell’insegnamento. La situazione è ancora più insostenibile nella provincia autonoma di Bolzano, dove il costo della vita è tra i più elevati d’Italia.

Il salario di un insegnante che in altre regioni potrebbe essere sufficiente qui non basta a garantire una vita dignitosa, creando un divario insostenibile tra l’importanza sociale del ruolo e la sua remunerazione. La protesta non è solo per gli insegnanti di Bolzano, ma è un monito per l’intero sistema scolastico italiano.