Licenziamento, da oggi ti spetta un maxi risarcimento | UN ANNO E MEZZO DI STIPENDI: alle aziende non conviene più

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Essere licenziati (Canva) Sardegnainblog.it

Pensavi che essere licenziato fosse una disgrazia terribile? Da adesso ti spetterà un anno e mezzo di stipendi. Ecco perché!

Licenziarsi o essere licenziati è sempre stato uno degli incubi più grandi per gli italiani. Tuttavia, proprio in queste ore, qualcuno starebbe parlando di un MAXI risarcimento, corrispondente ad un anno e mezzo di stipendi. Pensi che si tratti di una follia? Ti sbagli di grosso!

Ma ecco nel dettaglio di cosa si tratta e perché questa volta potrebbe avere un impatto enorme sul tuo portafoglio.

Purtroppo si sa, nella nostra nazione il lavoro scarseggia sempre di più e, quando viene trovata una soluzione, è sempre bene tenersela stretta stretta. Il terrore di gran parte dei lavoratori, è infatti quello di essere licenziato improvvisamente dalla propria azienda e rimanere così con la Naspi, a dover cercare di arrivare a fine mese.

Per fortuna però, le cose stanno cambiando e in positivo! Stiamo parlando di una nuova sorta di ‘tetto’ che potrebbe far saltare di gioia milioni d’italiani.

Come funzionavano le cose per chi veniva licenziato

Per anni, chi perdeva il proprio lavoro senza giusta causa da imprese con meno di 15 dipendenti, si è trovato davanti a un limite rigido: al massimo 6 mesi di indennizzo. Un risarcimento decisamente poco proporzionato rispetto alla terribile condizione in cui si trovavano questi lavoratori. Già nel 2022, la Corte Costituzionale aveva richiamato il legislatore, chiedendo di intervenire. Purtroppo però le cose non furono cambiate e così, adesso, si è arrivati a un nuovo, clamoroso verdetto.

Con la sentenza n. 118 del 21 luglio 2025, la Consulta ha stabilito che il limite di sei mesi previsto è del tutto incostituzionale.

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Licenziamento azienda italiana (Canva) Sardegnainblog.it

La svolta arrivata per milioni di italiani

Finalmente, da oggi, il giudice avrà piena discrezionalità nel determinare l’indennizzo, valutando dunque caso per caso. In poche parole, la cifra dipenderà da fattori come l’anzianità nel lavoratore, la gravità della condotta aziendale e molto altro ancora. Il risultato? Il soggetto potrebbe continuare a ricevere la disoccupazione fino ad un massimo di diciotto mesi. Un ribaltamento totale della situazione precedente che renderà molto più rischioso (e costoso) licenziare senza alcuna motivazione valida. La sentenza però, non tutela in realtà tutti quanti: restano dubbi e timori per le microimprese, che potrebbero rischiare di ricevere richieste risarcitorie fin troppo pesanti.

Fatto sta che i dipendenti ingiustamente licenziati potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo e ricevere comunque il proprio stipendio per un bel po’ di tempo!