Go in Sardinia: Dopo fallimento ancora una strada per chiedere il risarcimento!

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Go in Sardinia, arrivano i primi risarcimenti: Nel comunicato stampa apparso sul Facebook della Go in Sardinia lo scorso 13 settembre 2014, la compagnia assicurava di star lavorando alacremente alla raccolta delle e-mail e raccomandate che pervenivano dai passeggeri danneggiati dai problemi tra fine agosto e inizio settembre 2014, allo scopo di organizzare ed adempiere a tutti i rimborsi, con ben 12 persone impegnate 8 ore al giorno solo a tal fine. 

La promessa, i rimborsi partiranno da gennaio 2015:

News di stampa comunicavano anche l’ormai prossimo invio dei primi rimborsi per un totale di mezzo milione di euro a partire da gennaio 2015. Avrebbero dovuto beneficiarne i passeggeri che avevano subito pesanti ritardi sulle corse in arrivo e in partenza per Livorno.

I tempi sarebbero stati invece più lunghi per tutti quei passeggeri che avevano acquistato il biglietto per settembre e che, di fatto, non erano riusciti a viaggiare sulla nave “El Venizelos”, perché nel frattempo bloccata dalla compagnia greca noleggiatrice, la Anek.  La notizia, diffusa dal quotidiano La Nuova Sardegna, riferiva anche la dichiarazione rilasciata dal presidente della compagnia sarda, Gian Paolo Scano: “Manteniamo fede agli impegni presi“.

Dichiarato il fallimento della Go in Sardinia:

Si diceva inoltre che fossero in corso negoziati tra la Go in Sardinia e le associazioni dei consumatori, mentre un arbitrato internazionale a Londra avrebbe dovuto chiarire una volta per tutte di chi fossero state le responsabilità tra Anek e Go in Sardinia. Invece il giudice del tribunale di Tempio ha depositato la sentenza di fallimento su istanza di uno dei creditori (aggiornamento del 10/06/2015).

Procura di Tempio chiude l’indagine per interruzione di pubblico servizio:

La Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha chiuso l’indagine sulla GoinSardinia e – nell’avviso di concluse indagini – contesta sia ai vertici della compagnia armatoriale greca “Anek Lines”, proprietaria della nave, che al presidente dell’ex compagnia low cost, Gian Paolo Scanu, in concorso tra loro, l’accusa di interruzione di pubblico servizio.

Dopo il fallimento c’è ancora un strada per richiedere il rimborso:

Nonostante la Go In Sardinia sia stata dichiarata fallita – avverte l’Unione Nazionale Consumatori – , alle migliaia di passeggeri rimasti a terra resta un’ultima possibilità di ottenere un risarcimento, entro il giorno 3 novembre 2015 infatti (30 giorni prima dell’udienza di verifica dello stato passivo fissata per il 03 dicembre 2015) si ha la possibilità di presentare Istanza di Insinuazione al Passivo.

L’Istanza di Insinuazione al Passivo:

L’istanza dovrà essere presentata con l’invio della stessa esclusivamente via PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo f16.2015tempiopausania@pecfallimenti.it. La procedura è gratuita e può essere presentata anche senza l’assistenza di un avvocato.

Nel ricorso è fondamentale indicare le generalità di chi propone la domanda, il riferimento al procedimento, il valore richiesto e la descrizione dei fatti. Inoltre, la stessa va sottoscritta e inviata insieme ai documenti, in allegato, all’indirizzo PEC sopra indicato.

Priorità ai creditori privilegiati:

Così l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori:

L’insinuazione al passivo è una procedura necessaria per poter essere inseriti nella lista dei creditori, ma è bene sapere che, se dovesse essere riconosciuta una somma di rimborso, tale importo verrà liquidato dopo un lungo periodo di tempo e dando priorità ai creditori privilegiati come Fisco, lavoratori dipendenti.

Insomma poche possibilità di vedete un congruo rimborso del danno subito.

Per maggiori info sull’ Istanza di Insinuazione al Passivo vi lascio i recapiti contenuti nel comunicato dell’Unione Nazionale Consumatori – Comitato Regionale del Piemonte,  con sede in Torino, Via Roma n. 366 al numero 0115611800 o all’indirizzo mail comitatotorino.unc@libero.it e la Delegazione di Pinerolo, sita in Pinerolo, Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0121376264 o all’indirizzo mail unc.pinerolo@libero.it.

Continuerò a tenervi aggiornati.

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