Queste auto non possono più circolare: multe fino a 700€ | Ecco la lista di quelle “bandite”

Traffico in tilt

Traffico - SardegnaInBlog.it (Pexels Foto)

Una novità del Codice della Strada mette nel mirino alcune auto: se ignori l’obbligo rischi lo stop e quasi 700 euro di multa.

Per molti automobilisti la paura non è solo il prezzo del carburante, ma il rischio che, all’improvviso, la propria macchina venga considerata fuori regola. Si parla sempre più spesso di veicoli “banditi” dalla circolazione, controlli incrociati sulla targa e sanzioni salate che arrivano anche senza fermarsi al posto di blocco.

Dietro queste notizie non c’è solo allarmismo: esiste davvero una categoria di auto che, se non viene sistemata in tempo, finisce in una vera e propria lista nera digitale.

Il paradosso è che il problema non riguarda solo macchine vecchie o malandate. Anche vetture relativamente nuove, acquistate in concessionaria e ritenute sicure da chi le guida ogni giorno, possono ritrovarsi segnalate come irregolari. Chi continua a usarle come se nulla fosse rischia di scoprire troppo tardi che il proprio veicolo non può più circolare legalmente: basta un semplice controllo automatico della targa perché arrivino multe pesantissime e l’obbligo di fermarsi subito.

Le auto “bandite”: sono quelle con richiamo ignorato

Il nodo sta nei richiami di sicurezza delle case automobilistiche, resi molto più incisivi dalle nuove regole. Quando il costruttore scopre un difetto che può mettere a rischio la sicurezza o l’ambiente, è obbligato ad avviare una campagna di richiamo e ad avvisare i proprietari del modello interessato. Da quel momento parte un vero conto alla rovescia: se entro circa due anni l’intervento gratuito non viene eseguito, il veicolo finisce in un apposito elenco telematico dei mezzi non riparati, consultabile dalle autorità.

Ed è proprio questa la “lista” delle auto che non possono più circolare. Chi continua a viaggiare con un veicolo presente nell’elenco rischia una multa che va indicativamente da 173 fino a 694 euro, oltre alla sospensione dalla circolazione fino all’effettuazione dei lavori in officina. In pratica, quell’auto viene trattata come se non fosse in regola con la revisione: può essere fermata su strada, bloccata ai controlli automatizzati e, finché non viene messa in sicurezza, resta ufficialmente fuori gioco.

Automobili – Pexels – sardegnainblog.it

Come capire se sei nella lista e metterti subito in regola

Per non ritrovarsi tra le auto “bandite”, la prima regola è non ignorare mai le comunicazioni della propria casa costruttrice. Lettere, email, SMS e notifiche in app che parlano di “richiamo” non sono pubblicità: vanno lette con attenzione, perché indicano il tipo di intervento da fare e l’officina autorizzata a cui rivolgersi. Se hai dubbi, puoi contattare direttamente la rete ufficiale o il servizio clienti e chiedere se sulla tua targa risulta un richiamo aperto.

L’adeguamento, quando fa parte di una campagna ufficiale, è di norma gratuito: il costo è a carico del costruttore, non del proprietario. Ignorare l’avviso, invece, significa circolare con un’auto che presenta un difetto potenzialmente pericoloso e, allo stesso tempo, rischiare una multa vicina ai 700 euro e il blocco del veicolo. Prenotare l’intervento e conservare la documentazione della riparazione è il modo più semplice per restare fuori dalla lista nera e continuare a usare la propria auto senza paura di essere “pizzicati” al prossimo controllo.

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