Auto elettrica, ecco il trucco “salva batteria” | In questo modo ti dura una vita: devi farlo mentre guidi

Auto elettrica, ecco il trucco “salva batteria” | In questo modo ti dura una vita: devi farlo mentre guidi

Auto elettrica - Pexels - sardegnainblog.it

Auto elettrica, esiste davvero un trucco salva batteria da usare mentre guidi: non è legato alla ricarica ma al modo in cui guidi

Chi guida un’auto elettrica vive spesso con l’ansia di rovinare la batteria: si controlla ogni percentuale, si evitano le accelerate decise, si cerca di procedere il più possibile “in velluto”, soprattutto in autostrada.

L’idea diffusa è che uno stile ultra prudente, con velocità costante e pochissime variazioni, sia sempre la scelta migliore per preservare il pacco batterie nel tempo.

Una nuova ricerca del Battery Center di Stanford, però, ha messo in discussione questo luogo comune. Analizzando 92 celle per veicoli elettrici su 47 diversi profili di utilizzo nell’arco di due anni, gli ingegneri hanno scoperto che non tutti i modi di consumare l’energia sono uguali: a parità di cariche e scariche, alcune batterie invecchiano molto più in fretta di altre semplicemente per il tipo di corrente richiesta mentre l’auto si muove.

Il paradosso: accelerare (ogni tanto) fa meglio che viaggiare sempre uguale

Dai test è emerso che le celle sottoposte a scariche dinamiche, simili alla guida in città con continue alternanze di accelerazioni, rallentamenti e picchi brevi di potenza, durano fino al 38% in più rispetto a quelle usate con un assorbimento costante, come in un lungo viaggio autostradale a velocità fissa. In pratica, una batteria “abituata” a piccoli scatti controllati e a variazioni di carico soffre meno di una che lavora per ore sempre allo stesso regime.

Il “trucco salva batteria” durante la guida è proprio questo: evitare di tenere l’auto elettrica sotto sforzo costante per lunghi tratti e preferire una marcia un po’ più varia, con leggere modifiche di velocità e uso intelligente del rilascio e della frenata rigenerativa quando il traffico lo permette in sicurezza. I ricercatori spiegano che gli elettrodi interni si degradano di più se la batteria resta troppo a lungo a tensioni elevate o a livelli di carica estremi; una guida dinamica ma fluida, invece, mantiene il sistema in una zona di lavoro più “salubre”.

Auto elettrica in carica – Pexels – sardegnainblog.it

Come applicare il trucco nella guida di tutti i giorni

Tradotto nella pratica, non significa partire a razzo a ogni semaforo, ma rompere la monotonia del pieno carico: in autostrada conviene evitare lunghi tratti alla stessa velocità massima possibile per l’auto, alternando brevi fasi di rilascio e sfruttando i limiti variabili; in città, al contrario, qualche accelerazione un po’ più convinta, seguita da una buona rigenerazione in frenata, non è un tabù per la salute della batteria, se fatta nel rispetto del Codice della strada.

Lo studio suggerisce anche di non fissarsi sull’idea di viaggiare sempre tra 0 e 100%: la batteria si conserva meglio restando, per quanto possibile, in un intervallo intermedio, indicativamente tra il 30% e il 70%, senza lunghi periodi costanti al massimo o al minimo di carica. Unito a ricariche pianificate e a uno stile di guida vivo ma non aggressivo, questo approccio può regalare, secondo i calcoli dei ricercatori, fino a quasi 200.000 km in più di vita utile al pacco batterie. Il vero segreto, insomma, è smettere di trattare l’auto elettrica come se fosse di cristallo e imparare a far lavorare la batteria nel suo range ideale, proprio mentre si è al volante.

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