Agenzia delle Entrate, STOP ai controlli | Tutte le novità del decreto fiscale: c’è anche la maxi-sanatoria
Novità Agenzia delle Entrate (AdobeStock) Sardegnainblog.it
Il nuovo decreto fiscale introduce misure destinate a cambiare il rapporto tra contribuenti e fisco, con stop selettivi ai controlli e una sanatoria che punta a chiudere migliaia di posizioni sospese.
Il provvedimento, diventato legge dopo l’iter parlamentare, ridisegna diversi aspetti della gestione tributaria con l’obiettivo dichiarato di semplificare il sistema, ridurre il contenzioso e alleggerire gli adempimenti più complessi.
Le misure contenute nel testo incidono sia sulle verifiche dell’Agenzia delle Entrate sia sulle possibilità di regolarizzazione da parte dei cittadini, introducendo strumenti che puntano a recuperare entrate evitando sanzioni pesanti per gli errori di minore entità.
Una delle novità più discusse riguarda proprio la sospensione mirata dei controlli. In alcune aree considerate a basso rischio o caratterizzate da ritardi accumulati negli anni, l’Agenzia dovrà concentrare le verifiche solo sui casi a elevata probabilità di irregolarità.
Questo significa che i contribuenti con posizioni regolari o con difformità minime saranno esclusi da controlli invasivi, così da liberare risorse per situazioni più complesse. Una scelta che ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza senza aumentare il peso sui cittadini.
La maxi-sanatoria per chiudere gli errori formali e ridurre il contenzioso
Come riportato anche dal portale Informazionefiscale, il testo introduce una maxi-sanatoria, pensata per sanare migliaia di posizioni rimaste in sospeso negli ultimi anni. Si tratta di irregolarità formali o piccoli errori che non incidono sulle imposte dovute ma che in passato hanno comunque generato richieste di chiarimenti e avvisi correttivi. Con il nuovo meccanismo, i contribuenti potranno regolarizzare queste situazioni con un versamento minimo, evitando così sanzioni e ulteriori comunicazioni. Il provvedimento punta a ridurre drasticamente il contenzioso legato a errori di lieve entità, favorendo una chiusura rapida delle pratiche.
La sanatoria diventa inoltre uno strumento utile per l’amministrazione stessa, che potrà eliminare una mole significativa di pratiche pendenti, recuperando tempo e risorse da destinare alle attività più rilevanti. Chi aderirà, potrà definire la propria posizione in tempi brevi, seguendo modalità semplificate rispetto alle procedure tradizionali. L’obiettivo è restituire trasparenza a un sistema spesso percepito come troppo frammentato e difficile da interpretare, offrendo una via d’uscita a chi ha accumulato piccole irregolarità non intenzionali.

Cosa cambia per contribuenti e imprese con il nuovo decreto fiscale
Tra le altre misure rilevanti si segnala l’armonizzazione di alcune scadenze e l’introduzione di procedure più rapide per la gestione delle comunicazioni. Le imprese, in particolare, beneficeranno di semplificazioni nei flussi documentali e di verifiche più mirate. L’intento è ridurre il carico degli adempimenti e limitare le richieste ripetitive che spesso rallentano l’attività amministrativa interna delle aziende. Una linea che si inserisce nel percorso più ampio di digitalizzazione e uniformità dei processi.
Il decreto interviene anche sulle modalità di recupero delle somme dovute in seguito ad accertamenti, introducendo rateizzazioni più flessibili e verifiche preliminari meno invasive. In questo modo si vuole agevolare chi desidera regolarizzare spontaneamente la propria posizione, evitando azioni esecutive immediate. Per i cittadini e le imprese virtuose, il provvedimento rappresenta un passo avanti verso un sistema più equilibrato, nel quale la collaborazione viene premiata rispetto alla semplice attività sanzionatoria. Le nuove misure segnano così un cambiamento significativo nell’approccio verso i contribuenti, ponendo al centro la chiarezza e la semplificazione.
