Social network, fai attenzione a quello che scrivi | Da oggi ti licenziano in tronco: sono partiti i controlli a tappeto
Attenzione all'utilizzo dei social network - SardegnaInBlog.it (Pexels Foto)
Social network, fate molta attenzione a quello che scrivete: da oggi in poi rischiate addirittura il licenziamento
Non lo scopriamo di certo oggi che i social network, negli ultimi anni, sono diventati uno specchio personale e professionale non indifferente. Bisogna stare, infatti, molto attenti a quello che si pubblica. Soprattutto in ottica lavorativa.
Anche un semplice “like”, commento o uno scatto condiviso può avere un peso importante. Anche se ci si trova nel rapporto di lavoro. Per un dipendente medio un “post innocente” può sembrare una banalità. Nell’era digitale, però, tutto questo viene osservato con attenzione.
I controlli, infatti, si moltiplicano sempre di più. Tanto è vero che diverse aziende stanno introducendo policy dedicate ai social network, stabilendo cosa è lecito.
Non solo commenti offensivi, ma anche comportamenti che possono ledere l’immagine aziendale o compromettere il rapporto di fiducia. In questo caso il rischio non è più solo teorico. Per alcuni lavoratori si può parlare anche di licenziamento in tronco.
Social network, fate molta attenzione quando li utilizzate a lavoro: rischiate grosso
Per quanto riguarda il diritto del lavoro italiano, il dipendente può davvero essere licenziato per un post su social come Facebook o Instagram. Ovviamente nel caso in cui la pubblicazione violi gli obblighi di fedeltà, correttezza e buona fede che regolano il rapporto di lavoro. La Corte di Cassazione ha annunciato che post pubblicamente accessibili contenenti offese gravi all’azienda o ai vertici possono giustificare il licenziamento per giusta causa.
I casi più frequenti riguardano la pubblicazione di commenti denigratori verso l’azienda o colleghi. Non basta un semplice post di critica generica. Motivo? Affinché il licenziamento sia legittimo occorre che la condotta sia grave e che, allo stesso tempo, comporti un concreto danno o potenziale danno all’azienda.

Social, attenzione quando li utilizzate in ottica lavorativa: possono costare il licenziamento
Esistono, però, anche dei limiti alla libertà del datore di lavoro. Un esempio? Nel caso in cui un post sia condiviso in chat private, gruppi chiusi o configurabili come corrispondenza privata, la sanzione del licenziamento può risultare illegittima.
Nel caso in cui ci sia la mancata esistenza di una politica aziendale chiara o un codice disciplinare definito può indebolire la posizione del datore di lavoro nell’eventuale contenzioso. Insomma, in questi casi è sempre stare molto attenti. Se qualcosa non vi “va a genio” tenetevela per voi e non condividetela con nessuno. Soprattutto sui social network…
