Olmedo, esce di casa per giocare una schedina | Era ai domiciliari: si aprono le porte del carcere
Esce di casa per giocare una schedina, arrestato - SardegnaInBlog.it (Screenshot video YouTube)
Olmedo, uomo esce di casa per andare a giocare una schedina: peccato che si trovasse ai domiciliari. Si aprono le porte del carcere
Una assurda vicenda quella che arriva direttamente da Olmedo (provincia di Sassari). Quella che stiamo per raccontarvi potrebbe essere, a tutti gli effetti, la trama di un film comico. Peccato, però, che non ci sia affatto da ridere.
Secondo quanto annunciato da alcune fonti e media locali, nei giorni scorsi, un uomo della zona è stato arrestato. A quanto pare il colpevole avrebbe minacciato un tabaccaio con una pistola a Ittiri.
Non solo: sarebbe stato sorpreso fuori la sua abitazione come nulla fosse. Cosa c’è di strano direte voi. Nulla, se non fosse per il fatto che l’uomo in questione si trovava agli arresti domiciliari.
Ed è per questo motivo che il Tribunale di Sassari, senza perdere altro tempo, ha deciso di fargli aprire le porte del carcere. Il provvedimento in questione è stato eseguito lo scorso 24 ottobre, anche se la notizia è stata resa nota solamente negli ultimi giorni.
Olmedo, esce di casa per giocare una schedina: era agli arresti domiciliari
L’episodio in questione è avvenuto lo scorso 18 ottobre quando l’uomo aveva tentato invano di pagare una giocata al del lotto con il bancomat. Non solo: in tutto questo aveva minacciato anche il commerciante con una pistola accusandolo di truffa. Successivamente era stato lanciato l’allarme da parte del titolare dell’esercizio.
Dopo la fuga in auto, pochi minuti più tardi, è stato rintracciato dai carabinieri nella sua abitazione. Nel corso della perquisizione i militari dell’arma hanno sottoposto a sequestro ben 1.465 proiettili di vario calibro ed anche 12 coltelli a serramanico e 3 pistole a salve modificate. Non solo: anche tre pistole e due carabine ad aria compressa regolarmente detenute.

Olmedo, evade dai domiciliari per giocare una schedina: scatta l’arresto
L’uomo, difeso dai suoi avvocati Tiana Bortolu e Massimiliano Fadda, ha precisato ai giudici di non aver mai estratto l’arma e nemmeno di aver minacciato il tabaccaio. Il Tribunale, nel frattempo, ha ritenuto inadeguata la misura degli arresti domiciliari.
Segno del fatto che per l’uomo sono state aperte le porte del carcere. In questo momento l’uomo, di anni 47, si trova nel carcere di Bancali. Resterà dietro le sbarre fino a nuova disposizione da parte dell’Autorità Giudiziaria.
