Smart working, svolta per chi ha figli | Da oggi gli spetta di diritto: il datore di lavoro non può più opporsi

Smart working per chi ha figli (foto freepik) sardegnainblog.it
Tutti i dipendenti con prole hanno la possibilità di lavorare in smart working: arriva la decisione definitiva. Nessuno potrà opporsi.
Lo smart working permette ai lavoratori, sia pubblici che privati, di poter svolgere la propria mansione al di fuori delle sedi aziendali, avendo la possibilità di gestire autonomamente tutto, con flessibilità di orari e luoghi.
Questa tipologia di lavoro è esplosa durante la pandemia da Covid-19, quando tutte le aziende che ne avevano la possibilità hanno concesso ai propri dipendenti di lavorare da remoto.
La richiesta di lavoro agile è proseguita anche dopo l’emergenza Covid-19, ma è stata regolamentata con norme differenti per le aziende pubbliche e private.
Ad oggi, lo smart working è garantito a tutti, con una precedenza per tutti coloro che risultano avere figli: vediamo nel dettaglio quali sono le leggi che regolano il lavoro da remoto.
Smart working: come è cambiato nel tempo
Lo smart working è cambiato profondamente dopo il Covid-19, quando una serie di leggi introdotte dalle istituzioni hanno regolamentato questa forma di lavoro più flessibile a autonoma. Inizialmente previsto per tutti i lavoratori che avevano la possibilità di svolgere le proprie mansioni con flessibilità di luogo e orario, è stato poi modificato e reso attuabile solo per alcune categorie, con una differenza sostanziale tra pubblico e privato.
Nel settore privato, il lavoro agile è basato su accordi individuali e politiche aziendali, mentre nella pubblica amministrazione l’accesso può essere concesso dai dirigenti, con direttive che favoriscono i lavoratori con condizioni di salute o personali che rendono necessaria la modalità agile, anche derogando alla prevalenza della presenza. Trattamento differente, invece, è riservato a tutti coloro che hanno figli: vediamo nel dettaglio come viene gestito lo smart working in questo caso.
Smart working obbligatorio per chi ha figli: come funziona
Lo smart working per i lavoratori con figli è cambiato a partire dall’1 aprile 2024: a partire da questa data, il lavoro agile non è più un diritto specifico per i genitori di figli minori di 14 anni, in quanto è scaduta la proroga delle misure emergenziali. Dunque, il lavoro agile è ora regolamentato dall’accordo individuale previsto dalla legge, che richiede un accordo scritto con il datore di lavoro e non più da un diritto legale per questa categoria.
Discorso diverso, invece, meritano i lavoratori fragili: nel 2025, il diritto allo smart working nel settore privato per questa categoria è diventato più stabile e garantito grazie alla sentenza della Corte di Cassazione del 10 gennaio 2025. Questa decisione stabilisce che i lavoratori disabili, anche quelli certificati ai sensi della Legge 104, possono richiedere e ottenere il lavoro da remoto senza la necessità di un accordo individuale con il datore di lavoro, in quanto lo smart working rientra negli “accomodamenti ragionevoli” previsti dalla normativa UE e ONU.