Affitto, se ci sono lavori da fare chiedi lo sconto | Il padrone di casa non può rifiutare: ti spetta per legge

Lavori di ristrutturazione in casa

Lavori in casa (pexels) - sardegnainblog.it

Se nel tuo appartamento in affitto noti dei lavori da fare, puoi tranquillamente chiedere uno sconto e non riceverai un no.

Le mura domestiche sono uno dei luoghi in cui ci sentiamo più al sicuro e rilassati, ma a volte le spese che ci chiede distruggono il nostro relax.

Soprattutto in questo periodo storico, dove la crisi economica e l’inflazione hanno messo in ginocchio l’intero Paese, le spese relative all’immobile sono più pesanti di prima.

Una casa può essere comprata o affittata e in entrambi i casi le situazioni che riguardano l’una o l’altra scelta portano sia dei vantaggi che degli svantaggi.

Oggi ci focalizziamo sugli appartamenti in affitto e sulla questione che puoi richiedere uno sconto se l’immobile ha bisogno di lavori di vario tipo.

Lo sconto che in pochi conoscono

Non tutti lo sanno, ma se la casa che hai preso in affitto presenta la necessità di eseguire dei lavori di vario genere, potresti ricevere una bella sorpresa inaspettata. Secondo quanto si legge sul sito ideabuilding.it, ci sono specifici casi in cui è possibile richiedere uno sconto sul canone di affitto della casa in cui si abita.

Premettendo che tale sconto non avviene in modo automatico e non può essere deciso unilateralmente dall’inquilino, per legge ci sono alcuni casi specifici che prevedono una riduzione del canone da poter richiedere al proprietario dell’immobile. Ovviamente, si spera sempre di abitare in case che non richiedono lavori di manutenzione, ma qualora si presentasse il caso è possibile avere uno sconto nell’affitto. Come si dice “non tutto il male viene per nuocere”.

Scala per lavori in casa in primo piano
Risparmio sull’affitto grazie ai lavori in casa (pexels) – sardegnainblog.it

Come richiedere lo sconto

Stando a quanto riportato sul sito ideabuilding.it, il Codice civile permette di richiedere lo sconto del canone di affitto solo in tre casi: vizi preesistenti o sopravvenuti, impossibilità parziale della prestazione o lavori che si prolungano. Nel primo caso si parla di difetti strutturali gravi che ne compromettono l’uso (come infiltrazioni o muffa) già presenti al momento dell’affitto o comparsi in seguito. Nel secondo caso si tratta di zone della casa inutilizzabili a causa di un crollo e nel terzo caso si parla di lavori che durano più di 20 giorni rendendo l’immobile inutilizzabile per il suddetto tempo.

La riduzione del canone può avvenire per legge o tramite accordo: nel primo caso, è il giudice a stabilire se la richiesta è valida dopo aver analizzato le prove che l’inquilino deve fornire insieme alla richiesta. Nel caso dell’accordo, l’inquilino e il proprietario dell’immobile decidono lo sconto da apportare (che può essere temporaneo o permanente).