Cannabis alla guida, da oggi cambia tutto | NIENTE RITIRO DELLA PATENTE: Salvini non può farci nulla

Matteo Salvini è furioso

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini - Wikicommons - Sardegnainblog.it

Il consumo di cannabis non prevede per forza il ritiro della patente di guida. Il ministro dei trasporti Salvini non può farci nulla

Un caso che fa discutere e che ha già scatenato una valanga di furiose polemiche, soprattutto ai piani alti della politica italiana. Una recente vicenda di cronaca ha di fatto aperto un’importante riflessione sulle nuove normative del Codice della Strada.

Il ‘fattaccio’, se così si può dire, è avvenuto a Trento: un ragazzo a cui era stata ritirata la patente per essere risultato positivo alla cannabis è successivamente riuscito a farsela restituire dalla Prefettura.

La decisione, in attesa del giudizio definitivo, è stata presa in quanto il giovane, pur avendo assunto cannabis in precedenza, non era “alterato” al momento del controllo. La notizia è stata diffusa dai legali del giovane, Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti, di “Tutela Legale Stupefacenti”.

Il caso è emblematico e mette in luce una delle maggiori criticità delle recenti modifiche al Codice della Strada introdotte dal Governo Meloni sotto la spinta propulsiva del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

La sentenza rivoluziona tutto

La nuova legge infatti prevede il ritiro immediato della patente e un’indagine penale per chiunque risulti positivo ai test antidroga, anche se non si trova in uno stato di alterazione psicofisica. La mera presenza di metaboliti della sostanza nel sangue, anche a distanza di giorni o settimane dall’assunzione, è sufficiente per avviare il procedimento.

I legali del giovane tuttavia, hanno contestato l’applicazione della norma, sostenendo che l’accertamento penale non deve basarsi unicamente sulla positività al test. La giurisprudenza, anche recente, ha sempre sostenuto che per la condanna non è sufficiente la semplice positività, ma è necessario dimostrare anche lo stato di alterazione del soggetto. In altre parole l’imputato deve essere “sotto l’effetto” della droga al momento della guida.

Fumare cannabis non comporta il ritiro automatico della patente
Uno spinello fumato in auto – Wikicommons – Sardegnainblog.it

Le ragioni dei legali e la decisione della Prefettura

La Prefettura di Trento ha pertanto accolto l’istanza dei legali e ha restituito la patente al ragazzo, riconoscendo che, pur essendo stato trovato positivo alla cannabis, non c’erano prove che stesse guidando in uno stato di alterazione psicofisica.

Questa decisione rappresenta un segnale importante, perché riafferma il principio che la sanzione deve essere proporzionata al pericolo concreto. Non si può equiparare l’uso di una sostanza, anche se illecito, a un pericolo per la sicurezza stradale se non vi è un’alterazione delle capacità di guida. Questo caso potrebbe avere un effetto domino e portare a una riconsiderazione delle norme del nuovo Codice della Strada.