“Chi ha animali paga di più”: TARI, milioni di italiani gelati dall’annuncio | Si tratterà di una spesa immensa

Con un animale in casa la TARI costa di più - Wikicommons - Sardegnainblog.it
La tassa comunale sui rifiuti può diventare più pesante nel caso in cui si possieda un animale domestico in casa. Esplode la polemica
Non era mai accaduto prima, anche perché sembrava impossibile che possedere in casa un animale domestico potesse diventare una colpa. Invece è successo proprio ciò che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.
D’ora in avanti tutti coloro ai quali venisse in mente la malsana idea di prendere in casa un gatto, un cane o un qualsiasi altro animale, saranno costretti a pagare una tassa sui rifiuti (TARI) molto più corposa del normale.
Tutto parte da una decisione considerata giustamente iniqua e assurda, di un piccolo Comune dell’Emilia Romagna. Una presa di posizione che sta sollevando un’ondata di critiche feroci e aspre polemiche.
Si tratta di Baricella in provincia di Bologna la cui amministrazione locale ha introdotto un’innovativa e al tempo stesso assai discussa e contestata modifica al calcolo della TARI. Una modifica che ha a che fare proprio con gli animali.
Aumenta la TARI, cittadini su tutte le furie
La novità prevede infatti un aumento dell’importo per i nuclei familiari che hanno animali domestici. Una scelta che ha sollevato l’indignazione di associazioni per la tutela degli animali tra cui l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), che sta valutando azioni legali.
Secondo la nuova normativa comunale il possesso di un animale domestico, che si tratti di un cane o di un gatto, comporterà un incremento della tassa sui rifiuti. L’idea alla base di questa scelta è che la presenza di animali domestici generi un aumento dei rifiuti, giustificando così un costo aggiuntivo per lo smaltimento. Una logica che secondo l’OIPA, non tiene conto di molti fattori e, soprattutto, stigmatizza la scelta di avere un animale.

Le ragioni dell’OIPA e la protesta
Massimo Comparotto, presidente dell’OIPA, ha espresso la sua ferma opposizione a questa decisione. “Questa decisione trasmette il messaggio che avere cani e gatti è un lusso“, ha dichiarato. E ancora: “Gli animali domestici producono una quantità di rifiuti minima e la maggior parte delle deiezioni viene smaltita correttamente. È una scelta ingiusta e arbitraria“.
Il problema secondo l’OIPA è che una tassa di questo tipo può disincentivare l’adozione di animali e, in casi estremi, spingere i padroni ad abbandonarli per non dover affrontare un costo aggiuntivo. In un Paese che già lotta contro il randagismo una tassa sugli animali domestici sembra un passo indietro.