Pensione di reversibilità, questa svista ti costa gravissimo | Devi restituire i soldi ricevuti: l’INPS si riprende tutto

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Attenzione alla pensione di reversibilità. L’INPS potrebbe chiederti indietro tutto quanto e lasciarti senza neanche uno spiccio!
Come ben sappiamo, la pensione di reversibilità è uno dei sostegni economici più importanti della nostra nazione. Ma cosa accadrebbe se ti dicessimo che, senza saperlo, l’INPS potrebbe volere di nuovo tutto indietro? In questi giorni, un caso ha acceso i riflettori sulla questione e ha lasciato a bocca aperta gli italiani.
Ma ecco nel dettaglio cosa è accaduto ad una donna della nostra nazione e perché potresti rischiare anche tu un ‘trattamento’ simile.
La pensione di reversibilità è un sostegno economico che spetta ai familiari di un lavoratore o di un pensionato deceduto. Si tratta di un diritto riconosciuto dall’INPS e che rappresenta una tutela fondamentale per gli italiani. Può essere destinata al coniuge, ai figli e, in alcuni casi, ad altri parenti a carico.
Tuttavia, le regole complesse, i continui controlli e le verifiche, possono rendere questa ancora di salvezza in un vero e proprio incubo.
Cosa è accaduto nella nostra nazione in queste ore
Come riportato da Il Resto del Carlino, un’insegnante di musica di nome Emanuela Grassetto, ha raccontato in queste ore l’odissea vissuta da quanto suo marito è venuto a mancare nel 2005. Rimasta vedova a soli 39 anni, con un figlio piccolo e un lavoro precario, ad aiutarla durante quegli anni difficili c’erano il suo piccolo stipendio e la pensione di reversibilità del marito. Negli anni poi, Emanuela ha dovuto affrontare decine e decine di ostacoli, fino a quando nel 2015 è riuscita ad ottenere un posto fisso grazie a due concorsi ministeriali.
Ad anni di distanza però, l’INPS ha deciso di chiedere il conto indietro all’insegnante e rivolere tutti i propri soldi.

L’INPS e i soldi che vuole indietro
Tutto è cominciato lo scorso novembre, quando l’Istituto ha chiesto alla donna un rimborso di 2.600€, legato alla rimozione dell’integrazione al minimo. Ma pochi giorni fa è arrivata l’ennesima mazzata per Emanuela: 4.465€ per gli anni 2021 e 2022. La motivazione? Secondo l’INPS il reddito della donna sarebbe aumentato, facendo così scattare il taglio dei benefici. Tuttavia, la donna ha comunque spiegato: “Ho sempre dichiarato tutto e se anche il mio reddito è aumentato, è perché probabilmente c’è stato un adeguamento del mio stipendio da docente”. Oggi Emanuela ha 59 anni e un lavoro più stabile, ma questi 4.000€ e passa di risarcimento hanno fatto indignare comunque l’opinione pubblica.
Insomma, l’ennesima vicenda che riapre il dibattito sulla gestione delle pensioni di reversibilità. E tu cosa ne pensi al riguardo?