Quinto caso di West Nile in Sardegna: adesso il virus inizia a far paura

Quinto caso di West Nile in Sardegna

Virus West Nile - Flickr - Sardegnainblog.it

Ancora una segnalazione dalle autorità sanitarie: non è un caso grave, ma la diffusione della “Febbre del Nilo” diventa sempre più capillare.

Se ne parla ormai da alcuni anni, ma il tema del virus West Nile ha assunto una rilevanza ben più importante nelle ultime settimane, quando i casi in Italia sono iniziati a diffondersi rapidamente.

Prima la Lombardia, poi il Lazio, la Puglia e tante altre regioni del Paese, ora però tocca anche alla Sardegna.

Mentre si avvicina l’ultima settimana di agosto, infatti, i casi certificati sono arrivati a cinque, mentre la preoccupazione inizia a salire.

La scoperta in ospedale

Il paziente numero cinque a cui è stata diagnosticata la cosiddetta “Febbre del Nilo” è una turista ultrasettantacinquenne originaria del Campidano Oristanese, ma che risiede comunque nella penisola. Prima di lei anche un uomo ultranovantenne aveva presentato gli stessi sintomi, con esito positivo a seguito delle analisi fatte in ospedale.

In entrambi i casi è stato scoperto che nel loro organismo era presente il virus della West Nile e che aveva quindi provocato sintomi molto simili a quelli di una pesante influenza, comunque pericolosa soprattutto quando si tratta di persone anziane.

La scoperta in ospedale
Zanzara – Pixnio – Sardegnainblog.it

Le condizioni

La donna era stata ricoverata nel reparto di Medicina dell’ospedale San Martino di Oristano a causa di sintomi simil-influenzali. Fortunatamente le condizioni di salute della paziente non sono mai sembrate gravi ed è quindi stata dimessa dopo che la situazione è rientrata. Tuttavia, proprio al momento delle sue dimissioni, è arrivato l’esito degli esami che ha confermato la presenza nell’organismo del virus della West Nile. Non sono state necessarie ulteriori cure e l’ultrasettantacinquenne è rientrata a casa in buone condizioni di salute. Ovviamente sono scattati i protocolli previsti, con il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria – coordinato dalla dottoressa Maria Valentina Marras – che ha dato inizio alle indagini epidemiologiche e di circoscrizione dell’area dell’abitazione della donna.

Grazie alla segnalazione è stato quindi possibile disinfestare in maniera più approfondita la zona, in un raggio di circa 200 metri dalla casa. Le stesse misure sono state messe in atto intorno all’abitazione dell’ultranovantenne, residente in un paese del Guilcer, ricoverato presso l’ospedale San Martino di Oristano. Gli ultimi due casi si aggiungono a quelli di altri tre ultrasettantenni e un ultrasessantacinquenne, tutti risultati positivi al virus.