Buddusò, soccorritore 118 ucciso | Indagini sul passato: parenti e amici sotto interrogatorio

Soccorritore ucciso a Buddusò - SardegnaInBlog.it (Foto X)
Buddusò, continuano le indagini in merito alla morte del soccorritore del 118: amici e parenti sotto interrogatorio
Non tendono a fermarsi le indagini da parte dei carabinieri che proseguono, senza sosta, in merito all’assassino di Marco Pusceddu. Ovvero l’uomo di Portoscuso, anni 50, ucciso nella notte di giovedì 7 agosto a Buddusò (Gallura) con quattro colpi di pistola.
Colpi che, appunto, sono stati esplosi a distanza ravvicinata. L’obiettivo dei militari dell’arma è quello di riuscire a dare un nome ed un volto al suo killer. Pusceddu era una persona molto conosciuta in città. Soprattutto per essere stato un soccorritore del 118.
L’omicidio è avvenuto nella sede dell’associazione di soccorso “Intervol“. Ad avviare le indagini i miliari dell’arma appartenenti al Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Sassari ed anche quelli della Compagnia di Ozieri.
A partecipare alle indagini anche il pm della Procura di Sassari, Elisa Succu. Quest’ultima ha dato il definitivo “via libera” per raccogliere le deposizioni di amici e parenti della vittima. L’obiettivo, infatti, è quello di andare a ricostruire il passato del 50enne.
Buddusò, senza un volto il nome del killer del soccorritore: indagini in corso
Si cerca, inoltre, anche qualche importante indizio che possa condurli al killer. Secondo quanto annunciato da più fonti e media sardi pare che l’assassino si sia presentato in via Pietro Nenni intorno alle ore 23 di giovedì scorso. Dall’esterno della struttura avrebbe chiamato, a gran voce, il nome della vittima.
Una volta che Pusceddu è uscito dalla porta il killer gli ha esploso contro 4 colpi di pistola. Gli stessi che lo hanno colpito al torace ed al collo. Risultati, inoltre, fatali per la vittima che è deceduta sul posto. Il killer, a viso scoperto, indossava una felpa con il cappuccio in testa per non farsi riconoscere.

Ucciso soccorritore 118, caccia al killer: indagini dei carabinieri
Il killer, dopo aver freddato Pusceddu, sarebbe scappato a piedi facendo perdere le tracce. Non è da escludere che, nei paraggi, ci fosse un complice ad attenderlo per la fuga. La cosa certa è che i carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per cercare qualche traccia in più in merito a questo brutale omicidio.
Militari che, inoltre, continuano ad indagare sul passato della vittima. In merito a ciò è stato scoperto un retroscena da non sottovalutare: pochi mesi fa la vittima era stata ricoverata in ospedale per una profonda ferita alla testa. Ai medici aveva riferito di essersi fatto male durante un incidente domestico. In merito a ciò non c’era stata mai nessuna denuncia per aggressione né altro.