Sembra il Grand Canyon ma siamo in Sardegna | È il paradiso per gli amanti della natura: ecco perché ci vengono da tutta Europa

Vista del Grand Canyon - sardegnainblog.it (Foto pexels)
Per ammirare una delle meraviglie naturali non è necessario volare verso l’Arizona: lo stesso paesaggio lo ammiri in Sardegna. Ecco dove.
Il Grand Canyon è una gola profonda considerata una delle meraviglie naturali del mondo, famoso per i suoi strati di roccia multicolore e per la sua vastità.
Gli appassionati di viaggi, di meraviglie naturali e di storia, non possono non fare a meno di ammirare – in foto o dal vivo – la bellezza di questo paesaggio, che porta con sé secoli di testimonianze di ere ormai troppo lontane.
Oltre al caratteristico aspetto discontinuo e ai colori rossi intensi delle rocce, il Grand Canyon accoglie dentro di sé tantissime varietà di uccelli, piante e arbusti che lo rendono uno degli spettacoli più belli al mondo.
Tuttavia, se non si ha modo di volare verso l’Arizona, l’Italia offre a tutti gli amanti di questi paesaggi uno spettacolo molto simile: si trova in Sardegna ed è davvero imponente e suggestivo.
Grand Canyon in Italia: dove trovarlo
Il Grand Canyon è una delle meraviglie del mondo, porta con sé quasi due miliardi di anni di storia geologica della Terra, con rocce sedimentarie di diversi colori e tipi che vanno dal rosso intenso all’arancione, e ogni sfumatura nasce dall’ossidazione del ferro e ad altri minerali. In questo luogo magnifico convivono cervi, coyote, aquile e condor della California insieme ad un’ampia varietà di piante e arbusti.
Chi non ha ancora avuto modo di osservare e ammirare il Grand Canyon dal vivo può, tuttavia, provare ad allenare lo sguardo misurandosi con un luogo molto simile, ma più vicino: in Sardegna, infatti, vi è un terreno che si caratterizza per le pareti a strapiombo, tanto da essere considerato il canyon più profondo d’Italia e uno dei più profondi d’Europa.

In Sardegna il canyon più bello d’Italia
Situato nel Supramonte sardo, con pareti a strapiombo che raggiungono i 500 metri di altezza e caratterizzato da una larghezza variabile, con punti strettissimi di soli 4 metri, nasce Gola Gorropu. Lunga un chilometro e mezzo, segna il confine tra il territorio barbaricino di Orgosolo e quello ogliastrino di Urzulei, ed è stata scavata dall’azione erosiva del rio Flumineddu, che ha modellato la roccia calcarea nel corso del tempo.
Le pareti verticali, la profondità e l’atmosfera selvaggia del luogo creano un ambiente spettacolare e suggestivo, considerato un vero e proprio capolavoro della natura. Gola di Gorropu ospita una ricca biodiversità, con specie vegetali endemiche come l’aquilegia di Gorropu, e animali come la trota sarda e l’euprotto sardo, mentre le rocce carbonatiche che la formano conservano al loro interno fossili che testimoniano la sua origine sottomarina.