Fuochi di Sant’Antonio Abate 2025 a Mamoiada

Fuochi di Sant’Antonio Abate 2025 a Mamoiada: terminate le feste di Natale, Capodanno e Befana ci possiamo adesso concentrare sul Carnevale che in Sardegna comincia il 16 gennaio con i fuochi di Sant’ Antonio che divampano in tutta la Sardegna.
Un rito ormai cristianizzato ma ben più arcaico e ricollegato sia al mito di Prometeo – il quale secondo la mitologia greca rubò il fuoco agli Dei per regalarlo agli uomini – , che al lento scandire delle stagioni della società agro-pastorale di un tempo, che così salutava i momenti di passaggio, nel tentativo di addomesticare il clima e la natura.
In alcuni paesi dell’interno il rito è meglio conservato e dura fino a tre giorni, è il caso di Mamoiada, dove prende il nome di “ Sant’ Antoni de su Ohu“ e dove vengono accesi fino a 40 falò nei diversi rioni. E’ anche il momento de “sa prima essia“, la prima uscita delle maschere tradizionali, di Mamuthones e Issohadores, comincia così infatti il carnevale in Sardegna (trovate qui maggiori dettagli sul rito di Mamoiada, spiegato dalla Pro loco).
Programma dei Fuochi di Sant’Antonio a Mamoiada:
A Mamoiada l’evento si svolge il 16 e 17 gennaio 2025 e il programma tende a essere sempre il medesimo, l’abbiamo perciò ricostruito sulla base di quello degli anni precedenti.
Giovedì, 16 gennaio 2025 (sa die de su Pesperu):
- ore 16:30 – Santa Messa in onore di Sant’ Antonio Abate, presso la Chiesa della Beata Vergine Assunta
- ore 15:30 circa – Piazza della chiesa – Accensione e benedizione del fuoco, con il Parroco e i fedeli a girarvi intorno tre volte recitando il credo. Dopo la benedizione verranno accesi gli altri fuochi – secondo la tradizione infatti ogni rione deve accendere il proprio falò con un tizzone preso dal fuoco benedetto – intorno ai quali ci si ritrova per chiacchierare, per ballare, per bere un bicchiere di vino e degustare i tanti dolci tipici preparati per l’occasione.
Venerdì, 17 gennaio 2025 (Sant’ Antoni):
- ore 14:30 – Vestizione dei Mamuthones e Issohadores presso la sede della Pro Loco in via Sardegna, quindi – a seguire – l’”uscita” delle maschere, la sfilata nelle vie del paese e soprattutto il ballo attorno ai fuochi.
Dal Comune ricordano che si tratta di una festa molto intima e non turistica. Significa che non sono organizzati altri eventi e non ci sono ne bancarelle ne punti ristoro. Il turista che sceglie di venire a Mamoiada nei giorni di festa, sarà ben accolto e potrà partecipare attivamente al rito, visitando i falò e, se fortunato, ricevendo un bicchiere di vino e i dolci tipici della tradizione (come popassinu nigheddu, popassinu biancu, coccone hin mele, caschettas). Ad accogliere i visitatori, si adopereranno le varie attività ricettive e della ristorazione presenti sul territorio comunale.
Sabato, 18 gennaio 2025 (Sant’Antoneddu):
La grande festa volge al termine accompagnata dalle ultime braci, gli ultimi bicchieri e gli ultimi dolci della festa – su Popassinu nigheddu, nero come il Mamuthone, su Popassinu biancu come la maschera dell’Issohadore, su coccone ‘in mele o pane dei piccoli ed infine le delicatissime caschettas – mangiati in compagnia dagli abitanti di ogni rione. Questa fase della festa è assai più intima e riservata.
Dove dormire a Mamoiada:
Se volete restare l’intero weekend a Mamoiada, dormendo in paese, queste sono le strutture ricettive che vi consiglimo e queste le offerte last minute a partire da domani notte:
Booking.comDove si trova e come arrivare a a Mamoiada:
Ecco la posizione di Mamoiada sulla cartina del centro Sardegna!
Per maggiori informazioni e aggiornamenti:
Vi consiglio di visitare il sito ufficiale del Comune di Mamoiada (tel. 0784.569004), i gruppi Facebook dei Mamuthoes e Issohadores e della Pro loco (tel. 0784.569032), il sito del Museo delle maschere. Trovate invece tutto su Mamuthones e Issohadores su Mamoiada.org.
photo credit: screenshot dal video che vedete sopra.
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