Osservatorio della biodiversità sull’ Isola di Budelli, ecco l’idea di Michael Harte!

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Osservatorio della biodiversità sull’ Isola di Budelli: Superato lo shock per la sentenza definitiva del tribunale di Tempio Pausania che ha riconsegnato al magnate neozelandese Michael Harte l’isola di Budelli – secondo quanto stabilito dal Consiglio di Stato, purché quest’ultimo paghi entro due mesi i 2milioni e 900mila euro con cui si era aggiudicato l’asta – , strappandola dalle mani dell’ Ente Parco della Maddalena (che pure aveva esercitato il diritto di prelazione), ci si interroga sul cosa fare in questo autentico angolo di Paradiso che include anche la Spiaggia Rosa.

O meglio ancora sul cosa deciderà di farci il suo nuovo proprietario, che per fortuna ha fama di convinto ambientalista, ma sulle cui intenzioni rimane una certa diffidenza, specie dopo che l’ Ente Parco ha deciso, a maggioranza, di allentare i vincoli su gran parte di Budelli, adesso indicata come zona Tb (rimangono in vigore le prescrizioni a tutela della flora e della fauna, è ancora vietato costruire edifici nuovi, ma si possono ristrutturare quelli esistenti).  Solo la rinomata Spiaggia Rosa e una una zona a sud-ovest dell’isola rimangono a tutela integrale.

E forse proprio per cancellare subito queste perplessità gli avvocati di Michael Harte hanno spiegato le intenzioni future del nuovo proprietario in un incontro al ministero dell’Ambiente con il presidente e una delegazione del Consiglio direttivo del Parco. L’idea è quella di realizzate sull’ isola di Budelli un osservatorio della biodiversità, che opererà attraverso un’apposita fondazione (alla quale è stato invitato a partecipare anche l’Ente Parco): “tenendo così alta e costante l’attenzione sul rispetto delle prerogative ambientali nell’isola, secondo il rigoroso rispetto dei criteri individuati nella disciplina di tutela“.

Il parco a sua volta ha evidenziato la necessità di assicurare una tutela dell’isola che sia conforme alle esigenze di salvaguardia della peculiare biodiversità esistente e della vulnerabilità degli ecosistemi presenti.

Le parti si reincontreranno a  novembre, vi terremo aggiornati!

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