Sardegna Terremoti, la nostra non è una terra sismica, o forse sì?

torre-cala-regina-quartu

Sardegna e Terremoti: Ricordo che dopo il devastante tsunami del Giappone del 2011, furono mostrati i ceppi che indicavano ai nipponici dove storicamente potevano arrivare le ondate di maremoto e più in basso dei quali non si doveva costruire, ammonimento destinato alle future generazioni e che come tutti sappiamo purtroppo non venne rispettato. In pochi sanno però che qualcosa del genere esiste anche a Cagliari, nella sagrestia della cui cattedrale esiste una semplice iscrizione graffita: “Ad[ì] 4 Juny terremotus factus est 1616“. Il 4 di giugno 1616, ci fu un terremoto.

La Sardegna è una terra a rischio sismico?

Nell’immaginario comune infatti la Sardegna è una terra molto antica, ormai assestatasi e quindi asismica (cioè geologicamente estranea ai grandi movimenti tellurici), tanto che nelle cartine e negli studi INGV dedicate al rischio sismico talvolta neanche compariamo. Adesso questa lacuna viene definitivamente colmata da un interessante articolo sul sito proprio dell’INGV, destinato a smontare in parte questo mito. Diciamo subito che i terremoti in Sardegna sono assai rari e solitamente piuttosto deboli. Ricordo personalmente quando a Cagliari i piani alti oscillarono appena, io andavo alle superiori, fu circa 20 anni fa.

Negli anni la terra si è mossa più volte anche se gli epicentri son sempre stati localizzati in alto mare, tanto da essere avvertiti ormai attenuati nella nostra isola. Tra fenomeni tellurici più grossi ricordo quello del 18 giugno 1970, un terremoto di magnitudo Mw 4.8 localizzato nel Mare di Sardegna, alcune decine di chilometri a nord-ovest di Porto Torres, avvertito dalla Francia alla Sardegna; quello del 28 agosto 1977, magnitudo Mw 5.4, localizzato un centinaio di km a sud-ovest di Carloforte e avvertita in tutto il sud dell’isola; E ancora il 26 aprile 2000, con due forti scosse, la maggiore di magnitudo Mw 4.8, localizzata nel Tirreno centrale, poche decine di km a est di Olbia e avvertita in tutta la costa nord orientale. Recentemente ne ricordo anche un’altra nella notte tra il 18 e il 19 giugno 2013 – grado 4.5 della scala Richter – , con epicentro fra la Sardegna e le Baleari, una scossa avvertita lievemente anche ai piani alti di Cagliari.

La scossa sismica del 4 giugno 1616:

Secondo gli esperti – citazione sempre dall’articolo dell’ INGV – i terremoti in Sardegna ci possono essere:

La verità è che nel corso dei secoli si sono registrati nell’isola ben 8 terremoti. E quindi non è vero che sia immune da sommovimenti tellurici. Il pericolo c’è sempre stato. Una lapide, murata nella sagrestia del Duomo costruito dai pisani, ricorda il terremoto che fu avvertito a Cagliari il 4 giugno 1616.

Le fonti dell’epoca narrano di danni notevoli alle torri anti pirati saraceni lungo costa, che dovettero venir ristrutturate:

  • Torre di Cala Pira (Castiadas),
  • Torre di San Luigi o dell’Isola di Serpentara (Villasimius),
  • Torre di Porto Giunco (Villasimius),
  • Torre dell’Isola dei Cavoli (Villasimius),
  • Torre di Cala Catalina o Caterina (Villasimius),
  • Torre di Capo Boi (Sinnai),
  • Torre di Monte Fenugu (Maracalagonis),
  • Torre di Cala Regina (Quartu Sant’Elena).

Ma danni e riparazioni dovettero essere effettuate anche Torre Budello e alla Torre Porto Scudo in quel di Teulada.

Cartina Sismica della Sardegna:

classificazione-sismica-italia-sardegna-rischio-sismico

Come si può notare la Sardegna viene unanimemente considerata a rischio molto basso, tanto che tutto il territorio sardoviene inserito in zona 4: “E’ la meno pericolosa. Nei comuni inseriti in questa zona le possibilità di danni sismici sono basse“.

In Sardegna il rischio sismico è molto basso, ma non del tutto assente:

Insomma per farla breve la Sardegna è una terra a bassissimo rischi sismico, ma qualche scossa, anche importante, può essere avvertita nel corso dei secoli, anche se rispetto al resto d’Italia rimaniamo una regione molto fortunata e possiamo dormire sonni decisamente tranquilli.

Tsunami e Sardegna:

Ci sarebbe poi il famoso tsunami disastroso che secondo il giornalista Frau spazzò il sud Sardegna, distruggendo la mitica Atlantide e sommergendo di fango i nuraghi del sud dell’isola come ha recentemente riproposto di recente la mostra “S’Unda Manna”, con tanto di foto aeree a mostrare i complessi archeologici sepolti dai detriti. In effetti sono presenti nel Tirreno diversi vulcani – ricorderete le preoccupazioni per il risveglio del Marsili – , che potrebbero vedere parte del cono collassare provocando maremoti anche imponenti. Ma come dire, se anche la teoria di Frau fosse esatta, anche i dinosauri si estinsero per la caduta di un meteorite, viviamo in un pianeta e in un sistema solare che sono vivi, tutto può succedere, il rischio zero non esiste per nessuno, ma la Sardegna si trova e rimane in una posizione molto tranquilla e oserei dire invidiabile.

Segui questo blog anche su FacebookTwitter e Google+!

Foto copertina: Torre di Cala Regina, una di quelle danneggiate dal terremoto del 166, vista mare (Rsroberto, CC BY-SA 3.0).