Scopriamo alcuni dei luoghi più curiosi da visitare in Sardegna

Quando parliamo della Sardegna, intendiamo una terra antichissima, ricca di storia, cultura e tradizione.
È sufficiente pensare che le prime tracce di presenza umana sono risalenti a un periodo compreso tra i 500 000 e i 100 000 anni fa, che le prime civiltà del neolitico emersero ben 8 mila anni fa, con sculture megalitiche realizzate tra il 6° e il 3° millennio a.C, e che la famosa e possente civiltà nuragica si sviluppò durante l’ età del bronzo (1800 a.C.)
Il territorio è dunque immerso in una cultura secolare piena di monumenti dal gran fascino. Difatti, vogliamo rendere oggi omaggio a questa splendida terra raccontandovi alcune curiosità delle sue curiosità e peculiarità più nascoste mostrandovi alcuni dei luoghi in cui storia e natura hanno lasciato segni indelebili, rendendoli unici e magici.
L’estate è alle porte e quindi potrebbe essere il momento giusto per valutare di visitare questa splendida isola e cominciare a prenotare il nostro alloggio sia che si tratti di un B&B, Hotel o casa vacanza in Sardegna, alla scoperta di questo territorio ricco di storia, incentivando ed aiutando piccoli e medi imprenditori durante questo difficile periodo.
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La Sardegna nasconde numerosissime perle tutte da scoprire sia riguardo le sue origini che la sua affascinante terra. Per questo vogliamo raccontarvi 5 curiosità che potreste non conoscere. Cominciamo!
Perché si chiama Sardegna
Ci sono svariate ipotesi riguardanti l’origine del nome di questo territorio, alcuni più attendibili di altri.
Gli antichi greci per chiamare questa terra usarono i nomi “Ichnussa” o “Sandaliòn” a causa della forma dell’isola che dall’alto ricordava, rispettivamente, quella di un piede o di un sandalo. Sempre i greci la chiamarono anche “Argyróphleps nèsos”, cioè l’isola dalle vene d’argento, per via delle grandi ricchezze minerarie del sottosuolo.
Gli scritti del celebre storico romano Sallustio invece, raccontano di Sardus, figlio di Ercole, un condottiero di origine Libica, il quale avrebbe raggiunto la Sardegna con un gruppo di coloni. Secondo gli ultimi studi, la Sardegna potrebbe essere anche la terra degli “Shardana”, che fecero parte dei popoli del mare che invasero anche l’Egitto dei Faraoni.
Ciò che è certo, grazie soprattutto alle scoperte archeologiche fatte dagli studiosi nel corso del tempo, è che il nome Sardegna era già utilizzato ai tempi dei Fenici, come attestato dalla stele di Nora.
S’ozzastru: l’albero più antico d’Italia
Come detto in precedenza, la Sardegna è un luogo in cui la storia e la natura hanno lasciato un segno indelebile nel tempo. In questo caso stiamo parlando dell’albero più antico d’Italia, un olivo con ben 4000 anni di esistenza, tra l’altro in ottima e sgargiante forma, che si trova tra le terre della subregione storica della Gallura.
Basti pensare che le radici di questo albero cominciarono a prendere spazio nel terreno già centinaia di anni prima della fondazione di Roma.
Istituito come monumento naturale nel 1991 ed inserito all’interno della lista delle 20 piante secolari italiane da tutelare, questo maestoso ulivo padroneggia il paesaggio circostante con ben 14 metri di altezza e 11 di diametro.
C’è da dire che non è l’unico albero secolare presente sull’isola, ma senza dubbio è il più importante.
In tutela del ricco patrimonio arboreo, il Ministero delle politiche agricole e forestali ha istituito anche una giornata nazionale degli alberi, e si celebra ogni anno il 21 novembre.
Una piramide babilonese in Sardegna?
A poca distanza da Porto Torres, sorge quella che possiamo definire come uno dei più grandi misteri dell’archeologia moderna, una vera e propria piramide che nello stile ricorda quelle mesopotamiche: l’altare prenuragico di Monte d’Accoddi.
Il prof. Giulio Magli, fisico e ordinario di archeoastronomia al Politecnico di Milano, ed il suo team di ricercatori, indagando sul monumento ne hanno scoperto ed evidenziato l’orientamento astronomico , secondo le fasi astronomiche collegate all’agricoltura e alla fertilità femminile.
Tale struttura è unica in Europa e visitare questo luogo è qualcosa che possiamo definire quasi “mistico”. Difatti, camminando sulla piramide, potrete essere travolti da una forte ebbrezza, che potrebbe rendere questa esperienza una delle più uniche del vostro viaggio.
Una sensazione dovuta dal grande mistero che aleggia attorno a questa struttura ma soprattutto ai secoli di storia che ha vissuto, giungendo sino a noi.
Una macchina del tempo per il vecchio West
A San Salvatore di Sinis, nei pressi di Cabras e Oristano, faremo un tuffo nel passato lungo diversi secoli, immergendosi completamente in quella che è una cittadina del vecchio west.
Utilizzata ed allestita come set cinematografico per il genere western, in voga particolarmente negli anni ‘60-’70, questa cittadina fuori dal comune è un vero gioiellino per gli appassionati del genere.
Numerosi film furono girati in questo luogo, tra l’altro pare che anche il grande Sergio Leone abbia utilizzato questo set per girare delle scene del film “Per un pugno di dollari”. Di sicuro vi fu girato “Giarrettiera Colt”, una delle pellicole che ha ispirato Quentin Tarantino nella scrittura di “Kill Bill”.
Il realtà la gran parte delle strutture “western” bruciarono anni or sono, quando il set andò in rovina, rimangono oggi le casette bianche e il silenzio, interrotto solo dalla corsa degli scalzi e dal vicino bar.
Su Gorropu: il canyon che non ha nulla da invidiare a quelli Americani
Siamo nel Supramonte, Barbagia e ci troviamo ad avere a che fare con la più grande voragine naturale d’Europa, di fatti raggiunge fino a ben 500 metri di profondità!
Anche questo luogo tutto Sardo ha un primato non da poco, tanto da essere considerato come il canyon più bello d’Europa, non avendo nulla da invidiare ai famosi canyon Americani.
Lo afferma anche il Telegraph, un prestigioso giornale britannico, sostenendo però che non sia un’escursione adatta a tutti, essendo molto difficile e stancante da percorrere. Meglio avventurarcisi solo con una guida locale.
È senza dubbio una sfida per i più grandi appassionati di natura, avventura e trekking.
Ma sarebbe comunque un peccato perdersi questa meraviglia del territorio sardo.
Ora che siamo a conoscenza di questi luoghi e abbiamo arricchito la nostra sete di curiosità sarebbe un peccato non partire alla scoperta di questi luoghi sensazionali, unici al 100%.