Nuovo Decreto legge anti-Covid: spostamenti tra regioni vietati in Italia fino al 27 marzo 2021

Covid in Italia, fanno paura le varianti, blocco spostamenti tra regioni prolungato fino al 27 marzo 2021: se in Sardegna la situazione dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid è al momento relativamente tranquilla e sotto controllo, nel resto del Paese aumenta la preoccupazione per il crescere dell’incidenza delle varianti, in particolare di quella inglese, molto più contagiosa.
No agli spostamenti tra regioni:
Non stupisce quindi che il secondo Consiglio dei Ministri dell’era Mario Draghi, che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, imponga la prosecuzione, fino al 27 marzo 2021, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome.
Uniche eccezioni gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Resta anche consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. In tutti questi casi servirà la famosa autocertificazione agli spostamenti.
Stop visite ad abitazioni private se in zona rossa:
La novità principale del decreto è però un’altra, fino al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
Rimane invece tutto come prima nelle zone gialle a arancioni:
Gli spostamenti verso abitazioni private abitate restano invece consentiti, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all’interno della stessa Regione e in zona arancione all’interno dello stesso Comune, fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti.
Confermata anche la norma dedicata a chi risiede nei piccoli Comuni:
Nel decreto infatti si legge:
Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.