Covid-19: DNA alleato dei Sardi contro il Coronavirus!

DNA dei sardi

DNA protegge i Sardi dal Covid-19: ormai lo sapiamo i sardi si portano dietro un corredo genetico unico, che molto spesso aiuta a vivere meglio, pensiamo ad esempio ai record di longevità conquistati tra Barbagia e Ogliastra. Una nuova ricerca però, ritiene che una serie di caratteristiche genetiche dei sardi, potrebbe essere alla base della bassa mortalità e del basso indice di contagio da Coronavirus in Sardegna (malgrado il caos discoteche della scorsa estate, la nostra Isola è tra le poche regioni gialle).

A sostenerlo è lo studio di un’equipe di ricercatori dell’università di Cagliari pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Frontiers in Immunology” e intitolato “Human leukocyte antigen complex and other immunogenetic and clinical factors influence susceptibility or protection to SARS-CoV-2 infection and severity of the disease course. The Sardinian experience” (DOI: 10.3389/fimmu.2020.605688). Gli studiosi sono partiti da tre evidenze statistiche:

  • La mortalità in Sardegna infatti (malgrado una popolazione largamente anziana, ndr) sarebbe la metà rispetto alla media nazionale;
  • L’indice Rt è tra i più bassi di Italia (sia durante la prima che la seconda ondata, nds)
  • La Sardegna è agli ultimi posti in Italia come percentuale di popolazione entrata in contatto con il virus (positività agli anticorpi anti-Sars-CoV-2 nella popolazione sarda, pari allo 0.3%, secondo i dati Istat del 3 agosto). Malgrado si siano trovate evidenze che anche in Sardegna il virus circolasse dallo scorso autunno aggiungo io.

Bene, gli studiosi si sono chiesti si esistessero anche dei fattori biologici tali da aiutare i sardi nella riduzione della trasmissione del virus, considerato anche che è ormai dimostrato che la popolazione della Sardegna, grazie al carattere dell’insularità ha sviluppato e conservato caratteristiche genetiche omogenee e peculiari.

Insomma, non solo isolamento geografico, chiusura della nostra regione, lockdown e misure anti contagio osservate con diligenza. Forse una mano ci sta arrivando dal nostro corredo genetico.

Il progetto CORIMUN:

Da queste promesse è nato il progetto di ricerca “Corimun”, coordinato da Roberto Littera, immunogenetista, da Marcello Campagna, docente di Medicina del Lavoro, da Andrea Perra, docente di Patologia Generale e da Luchino Chessa, docente di Medicina Interna, dell’Università degli Studi di Cagliari, con il contributo di Silvia Deidda e Goffredo Angioni, pneumologa e infettivologo dell’ospedale SS. Trinità.

Lo studio ha preso in considerazione persone infettate dal Sars-CoV-2, di cui oltre il 20% con malattia polmonare medio-severa ed il restante asintomatico o pauci-sintomatico. Il gruppo dei pazienti è stato confrontato con un gruppo di controllo di individui sani.

Così il DNA protegge i sardi dal Covid:

Si è scoperto che nella popolazione degli individui infettati è assente un particolare assetto genetico caratteristico della popolazione sarda, una sequenza ancestrale di geni denominata aplotipo esteso HLA-A02, B58, C07, DR03, che risulta quindi protettivo nei confronti dell’infezione. Insomma, le persone che presentano questo “aplotipo esteso” – caratteristico della popolazione sarda – sembrerebbero non ammalarsi di Covid-19.

Non solo una protezione arriva anche dalla beta-talassemia, risulta infatti avere avere un effetto protettivo il fatto di essere portatori di beta-talassemia, il gene mutato che determina la talassemia o anemia mediterranea, e l’aver effettuato la vaccinazione influenzale nella passata stagione. Insomma, se siete fabici avete meno possibilità di contrarre il virus.

A ridurre il fattore di rischio c’è anche l’aver effettuato la vaccinazione anti-influenzale.

Il DNA da solo non basta, occorre prudenza:

Il lavoro si è svolto in collaborazione con l’Associazione per l’Avanzamento della Ricerca sui Trapianti AART-ODV e con il contributo della Fondazione di Sardegna, ma siamo solo all’inizio. I ricercatori invitano tutti a non sfruttare questa notizia per abbassare la guardia.

Insomma, non è il momento di avere comportamenti meno responsabili, anzi, tutto il contrario. Il DNA da solo non basta, come abbiamo visto da i tanti morti che il Covid ha mietuto anche in Sardegna.

Copyright: articolo visto sull’AGI, foto da PixaBay.