Coronavirus, firmato il DCPM, da lunedì bar e ristoranti chiusi dalle 18!

Coronavirus, firmato il DCPM, da lunedì bar e ristoranti chiusi dalle ore 18,00: il premier Conte ha firmato il nuovo DPCM con le ulteriori misure restrittive per cercare di rallentare l’impennata di nuovi casi di coronavirus in Italia. Per le categorie più danneggiate saranno disponibili aiuti economici tra 1,5 e 2 miliardi di euro.
Le misure, che entreranno ufficialmente in vigore da domani, lunedì 26 ottobre 2020 e fino al 24 novembre 2020, sono più o meno quelle indicate negli ultimi giorni, vediamole assieme:
Bar e ristoranti devono chiudere alle ore 18,00:
Bar, ristoranti, ma anche gelaterie devono chiudere alle ore 18,00 (e possono aprire alle ore 5,00 del mattino), ma possono rimanere aperti anche di domenica.
E ancora:
- Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi;
- dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico;
- resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati;
- resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto;
- consentita fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Chiusi cinema e teatri ma non le chiese e i musei:
Le misure talvolta non paiono omogenee, il nuovo DPCM ad esempio sancisce la chiusura di cinema e teatri (per la precisione “sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto“), di casinò e sale scommesse, ma non delle chiese, dove è consentito sia l’accesso ai luoghi di culti, sia lo svolgimento delle funzioni religiose, nel rispetto dei protocolli anti-Covid.
Non si potranno però festeggiare i matrimoni, sono infatti vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose.
Sospesi anche convegni e congressi, eccezion fatta per quelli che si svolgono in modalità da remoto. Tutte le manifestazioni pubbliche si dovranno svolgere in assenza di pubblico.
Aperti invece i musei e gli istituti e luoghi della cultura, purché con modalità di fruizione contingentata in base alla grandezza dei locali
Non ricevere persone in casa e non uscire dal proprio Comune:
Viene fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
Confermato anche il consiglio di non ricevere persone in casa.
Chiuse anche palestre, piscine, centri benessere e termali:
Come da sottotitolo sono chiuse le palestre, piscine, centri benessere e termali. Chiusi, anche se in Sardegna ci interessa di meno, i comprensori sciistici.
Questi ultimi in realtà potranno essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Le Regioni possono comunque intervenire con misure meno restrittive.
Lo sport:
Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, sia individuali si di squadra, svolti in ogni luogo, ad eccezione degli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici. Ancora più precisamente:
Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva; le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva.
Insomma, si giocano solo i i principali campionati sportivi a livello nazionale. Quanto alle attività sportive di base sono permesse solo quelle non da contatto e comunque fuori da palestre e piscine.
Didattica a distanza alle superiori:
Nelle scuole superiori sarà possibile portare la didattica a distanza anche oltre il 75%, ricordo che le regioni avevano chiesto il 100%, che è comunque consentito dalla formula scelta.
Sì ai concorsi:
Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati.
Cosa dice il DPCM:
Ecco il testo nel dettagli: