Fase 2: Sì alle visite ai parenti, fidanzati inclusi. Ecco le FAQ per chiarire gli ultimi dubbi!

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Fase 2: Sì alle visite ai parenti, ma sono tanti i dubbi interpretativi. Nella serata di ieri un Conte apparso piuttosto stanco e meno chiaro del solito, ha spiegato agli italiani i provvedimenti della così detta fase 2. Quella cioè nella quale dovremmo convivere con il virus. Le misure annunciate sono state in larga parte deludenti, sia per coraggio che per chiarezza, anche il DPCM appena pubblicato sul sito del Governo non chiarisce i dubbi nell’interpretazione in merito a come, quando e quanto ci si potrà muovere.

La poca chiarezza è dovuta probabilmente anche alla ricerca di una posizione di equilibrio tra le contrapposizioni politiche interne al governo, tra chi voleva aprire di più e chi mantenere ancora più a lungo le strette limitazioni ai movimenti vigenti.

Dal 4 al 17 maggio 2020:

a) sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie; in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una
regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
b) i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;
c) è fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.

E ancora:

d) è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera;
e) l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d), nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera; le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse;
f) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di
sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;

Permangono numerosi dubbi, che penso saranno chiariti nel corso della settimana con nuove circolari o FAQ del Ministero dell’interno, oltre che dalle Regioni, che chiariscano cosa davvero si possa fare.

Dal testo come possiamo vedere non si fa più menzione dei motivi di assoluta urgenza per lasciare il proprio Comune di residenza (l’assoluta urgenza permane solo per cambiare Regione). Di conseguenza si potrà lasciare il Comune in cui ci si trova per:

  • comprovate esigenze lavorative
  • situazioni di necessità (incluse le visite ai parenti)
  • motivi di salute

Quindi viene mantenuta l’autocertificazione da mostrare in caso di controlli, che quasi sicuramente cambierà di nuovo modulo.

I dubbi chiariti:

Tra i principali dubbi interpretativi che mi vengono in mente:

  • Cosa si intende per congiunti? Solo i parenti stretti o qualsiasi tipo di parentela? Leggi sotto.
  • Compagni e fidanzati sono considerati congiunti? SI!

AGGIORNAMENTO: a queste prime due domande prova a dare un risposta IlSole24 Ore, anche perché il termine scelto “congiunti”, non esiste nel linguaggio giuridico. La risposta degli esperti, sempre in attesa di un eventuale chiarimento ministeriale è che per “parenti” si debbano tutti i parenti fino al 6° grado. La parola congiunti dovrebbe includere anche gli “affini” ( i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, ad esempio i suoceri). Più incerto invece il discorso per le “unioni civili” e i “conviventi di fatto“, per i quali non vi è certezza assoluta che possano visitare i parenti del proprio compagno/a.

AGGIORNAMENTO 2: come avevamo intuito il Governo è intervenuto per chiarire questo punto: con congiunti si intendono parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili.

FAQ: inoltre nei prossimi giorni verranno pubblicati nuovi chiarimenti con delle apposite FAQ sul sito del Governo., le risposte alle domande più frequenti.

Domande ancora senza risposte:

  • In quanti si potrà andare a trovare i parenti? Sempre solo uno per macchina? Anche appartenenti allo stesso nucleo familiare?
  • Sì deve ancora fare la spesa obbligatoriamente nei propri Comuni? Perché nei piccoli centri, dove mancano i grandi supermercati i prezzi sono molto più alti e sta diventando sempre più pesante fare la spesa.
  • O ancora, se vado in altro comune per incontrare un parente posso farmi anche la spesa già che ci sono?

Il Governo ha pubblicato finalmente le FAQ, la risposta alle domande più frequenti, ma questi nostri ultimi dubbi non sono stati chiariti.

Aggiorneremo l’articolo se questi dubbi verranno ufficialmente chiariti.