Coronavirus, è ufficiale, italiani in casa fino al 3 maggio 2020!
Coronavirus, adesso è ufficiale, italiani in casa fino al 3 maggio 2020: non che avessimo dubbi, ormai lo abbiamo capito, rimarremo in casa ancora a lungo, malgrado il Governo preferisca centellinare le cattive notizie ogni 15 giorni, ma purtroppo i nuovi casi di contagio e i morti per Covid-19 non stanno calando abbastanza, quindi chissà quando ci faranno uscire. Chi pensava di farsi fuori casa i ponti del 25 aprile e del 1° maggio era un’illuso.
Lo si è capito anche da altri dati, dagli esperti che parlano sui giornali. Prima si parlava di un turismo che sarebbe potuto ripartire a giugno, poi ai primi di luglio, adesso si spera in agosto e settembre.
Troppi nuovi casi e troppe morti, curva non scende:
In arancione i nuovi casi , in azzurro i guariti, in nero i deceduti, come potete osservare la situazione non è poi migliorata così tanto rispetto al presunto picco, siamo più o meno nella situazione di 10 giorni fa. Certo, aumentano i guariti, calano lentamente i morti, ma rimangono elevati i nuovi casi.

Per capire meglio cosa ci attende, leggetevi questa intervista a Ernesto Burgio: “2 o 3 cose che so su questa pandemia: quando riaprire, dove ci si contagia, gli errori da non rifare“.
E quanto alla prudenza nel ripartire ecco il parere di un premio Nobel, ma per l’economia, Paul Krugman: Krugman mette in guardia sulle conseguenze di far ripartire troppo presto l’economia e ricorda cosa successe nel 1918 durante l’influenza spagnola.
Lockdown per altre 2 settimane:
L’unica cosa che è certa che è arrivata la proroga dal 14 aprile al 3 maggio 2020 del lockdown. Confermate quindi tutte le misure che limitano gli spostamenti e le attività produttive. Lo ha infatti annunciato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa:
La curva epidemiologica è incoraggiante, il contenimento funziona e per questo non possiamo vanificare gli sforzi compiuti. Non possiamo cedere adesso. Potremmo perdere i risultatati e ricominciare da capo con aumento di decessi. Manteniamo la soglia dell’attenzione. In questi giorni, il 25 aprile, il Primo maggio. Pensiamo alla ripartenza con cautela e gradualità dal 3 maggio. Dipende da noi. Facciamo questo ulteriore sforzo e rispettiamo le regole. Ponderiamo tutti gli interessi in campo. Ci sta cuore la tenuta del tessuto socio economico, produttivo. Allenteremo il prima possibile le misure per ripartire quanto prima in condizioni di sicurezza. Prometto che se si verificheranno le condizioni, anticiperemo la riapertura
Riapre mezza Italia:
AGGIORNATO: Rispetto a quanto pareva ieri sera le attività che possono riaprire a partire dal 14 aprile 2020 sono numerosissime, le trovate elencate qua, avremo conferma non appena verranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Tra quelle elencate invece da Conte in conferenza stampa ricordo:
- librerie,
- cartolibrerie,
- negozi per bambini,
E poi ripartono i seguenti settori:
- selvicoltura ed utilizzo aree forestali;
- industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (con l’esclusione dei mobili);
- fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio;
- fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura;
- commercio all`ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l`agricoltura;
- cura e manutenzione del paesaggio.
Nasce comitato per la Fase 2:
Firmato il decreto per il comitato di esperti che affiancherà il comitato tecnico scientifico nella fase 2, che sarà presieduto da Vittorio Colao e dovrebbe traghettarci nei momenti subito immediati a questa prima forte emergenza, nel tentativo di tornare pian piano alla normalità.
Francamente, visto che siamo già tutti a casa e altro non possiamo fare, non ci resta che incrociare le dita o pregare, pregare molto.