Ryanair si aspetta di ripartire a giugno!

Ryanair si aspetta di ripartire a giugno: stiamo vivendo un momento epocale, di quelli che rimarrà sui libri di scuola, la domanda che più ci assilla è quando potremo tornare alla nostra vita normale? Quando potremo riuscire di casa e riprendere a lavorare? Quando si potrà di nuovo viaggiare? Domande che si fanno anche gli operatori economici più grossi, come la compagnia aerea Ryanair, il cui amministratore delegato, il celebre Michael O’Leary, ha mandato un messaggio in inglese a tutti i clienti della low cost irlandese.
Nel messaggio si colgono alcuni punti interessanti, oltre all’impegno della compagnia nel gestire la situazione. Il punto più importante è che:
Non prevediamo di operare voli durante i mesi di aprile e maggio. Ma ciò dipenderà ovviamente dai consigli del governo e in ogni caso rispetteremo tutte le direttive che verranno emanate.
Insomma Ryanair si aspetta, nell’ipotesi più ragionevole, di tenere gli aerei a terra nel mesi di aprile e maggio e di riprendere a volare solo da giugno. Una previsione prudente che lascia la porta aperta alla possibilità di ripartire prima, compatibilmente con le disposizioni dei diversi governi.
Le fosche previsioni della IATA per l’estate in Europa:
Tempo di previsioni anche per la IATA, l’associazione che riunisce le compagnie aeree mondiali, che si aspetta restrizioni ancora per un paio di mesi, proprio come Ryanair, anche se con modalità differenti nel mondo. Il calo della capacità offerta dai vettori sarà in questo periodo del 65% con un crollo del 90% in Europa, dove in pratica sarà tutto fermo o quasi.
Passando all’estate, la stessa IATA si aspetta un calo del 35% a livello mondiale e del 45% in Europa, con un turismo che questa estate sarà quasi completamente interno.
Calo che diventa del 10% a fine anno, quando la situazione dei voli sarà tornata quasi alla normalità. Insomma, come già dicono tutti gli indicatori, quest’anno la stagione turistica sarà molto ma molto difficile, altro che mettere le spiagge a numero chiuso.
Gli inglesi continuano a viaggiare:
Una nota positiva ve la mando dal Regno Unito, con il 25% degli inglesi ha che già acquistato un volo o una vacanza per quando la crisi legata al Coronavirus sarà finita. Anche perché nel Regno Unito è stato garantito l’80% dello stipendio fino a 2500 sterline al mese a tutti i dipendenti costretti a casa dal coronavirus, mentre per le piccole e medie imprese sono stati inizialmente approntati prestiti che vanno da 10 a 35mila sterline. E’ più facile affrontare così anche la crisi economica collegata a quella sanitaria, è più facile così essere ottimisti.