Multa dell’Antitrust a Ryanair per i bagagli, cosa cambia per i passeggeri?

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Multa dell’Antitrust a Ryanair per i bagagli, ecco cosa cambia per i passeggeri: continua la querelle sui bagagli tra Ryanair e le autorità italiane, l’Antitrust ha infatti multato con la somma di 3 e 1 milione rispettivamente la compagnia low cost irlandese e la Wizzair per pratica commerciale scorretta, così infatti scrive l’Antitrust:
L’Autorità ha concluso due procedimenti istruttori nei confronti delle compagnie aeree low-cost Ryanair e Wizz Air, accertando che le modifiche rispettivamente apportate alle regole di trasporto del bagaglio a mano grande, il trolley, costituiscono una pratica commerciale scorretta in quanto ingannano il consumatore sull’effettivo prezzo del biglietto, non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo quale è il “bagaglio a mano grande”.
Trasporto bagaglio a mano non può essere venduto a parte:
Entrando più nel dettaglio dall’istruttoria è emerso che corrisponde alle abitudini di consumo della quasi totalità dei passeggeri viaggiare con un bagaglio a mano grande al seguito. Bagaglio a mano che costituisce quindi un elemento essenziale del servizio di trasporto aereo e il suo trasporto deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo. Infatti, anche sulla base della normativa europea in tema di trasporto aereo, i supplementi prevedibili ed inevitabili devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base presentato sin dal primo contatto e, quindi, non possono essere separati da questo con la richiesta di somme ulteriori.
Le nuove regole mascherano un aumento del prezzo del biglietto:
Pertanto, con la richiesta di un supplemento variabile tra i 5 ed i 25 euro per il bagaglio a mano grande (a seconda delle diverse modalità di acquisto in fase di prenotazione, al check in ovvero al gate), le due imprese hanno proceduto ad un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente, scorporando dalla tariffa un servizio essenziale, prevedibile e inevitabile per la quasi totalità dei passeggeri.
Da ciò consegue l’inganno per i consumatori, in quanto il prezzo da pagare alla fine del processo di prenotazione sarà quasi sempre superiore alla tariffa che viene presentata all’inizio del processo, quando avviene l’aggancio, nonché l’alterazione del processo di comparazione con i prezzi degli altri vettori che invece includono il bagaglio a mano. Senza contare, aggiungiamo noi, che le tariffe erano state di recente aumentate.
Cosa succede adesso per i passeggeri?
E’ la stessa Antitrust a chiarire che le due compagnie hanno adesso 60 giorni (quindi entro il prossimo 22 aprile) per decidere e comunicarLe, quali misure abbiano adottato in ottemperanza a quanto deciso. Una decisione a nostro parere sacrosanta, va bene che troviamo molto interessante viaggiare leggeri, ma il modo in cui si calcola il prezzo dei biglietti deve essere chiara, in maniera dale ta facilitare il confronto fra le tariffe.
Trovate qui i testi dei provvedimenti dell’Antitrust:
Ryanair sta puntando tutto sulle tariffe più basse:
La cosa curiosa è che Ryanair ha scommesso proprio sulla tariffe più basse per aumentare la sua quota di mercato, preferendo perdere 20 milioni di euro nel terzo trimestre del 2018, pur di veder crescere il numero di passeggeri è cresciuto del +8%, fino a toccare le33 milioni di unità. Il prezzo medio dei biglietti è sceso a 30 euro, mentre i ricavi sono saliti del +9% a 1,53 miliardi di euro. A colpire Ryanair anche l’aumento del costo dei carburanti e quello per il personale di volo, dopo gli scioperi e le agitazioni degli ultimi mesi.
Insomma, vi è molta confusione nei cieli d’Irlanda e d’Europa.
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