10 regole per proteggere le spiagge della Sardegna!

10 regole per la tutela delle spiagge della Sardegna: in un’estate che finora si è contraddistinta per i regolamenti sempre più restrittivi, dalle spiagge a numero chiuso come Cala Mariolu, al divieto di poggiare l’asciugamano sulla sabbia a La Pelosa, alla proibizione di consumare cibi e bevande in spiaggia S’Archittu, è partita anche la campagna di comunicazione della Regione Sardegna rivolta ai tanti bagnanti, sia locali che turisti, che ogni estate frequentano le spiagge della nostra isola. Si tratta di un decalogo che vuole diffondere quelle buona pratiche necessarie per la tutela delle spiagge. Quelle norme comportamentali necessarie per preservare la bellezza degli arenili frequentati affinché a godersi una splendida giornata al mare, nelle stesse condizioni odierne, siano anche i nostri figli e nipoti, e i loro figli e nipoti ancora.
E allora ecco che sui social, ma anche negli aeroporti, stabilimenti balneari, parchi naturali, info point e strutture ricettive della Sardegna sono disponibili dei flyer in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco ,) voluti dall’Assessorato della Difesa dell’ambiente per la tutela delle aree costiere, che contengono il decalogo e che vanno a rafforzare le altre azioni di educazione ambientale. Il tutto con unico obiettivo: salvaguardare le spiagge della Sardegna.
Il decalogo per la salvaguardia delle spiagge della Sardegna:
- Con il tuo comportamento puoi contribuire a preservare la bellezza della spiaggia: la tutela passa per piccoli ma importanti gesti.
- Sabbia, ciottoli e conchiglie sono parte della spiaggia, non portarli via. La spiaggia vive anche grazie a loro ed è illecito il prelievo.
- La presenza della posidonia in spiaggia è del tutto naturale, non rimuoverla. La posidonia (chiamata erroneamente “alga”) insieme al materiale naturale che il mare accumula, nutre la spiaggia e la difende dall’erosione.
- Ammira le dune e non camminarci sopra: la duna è il serbatoio naturale delle spiagge, calpestandole ne comprometti l’esistenza.
- Rispetta la vegetazione. Non calpestare e non raccogliere piante e fiori presenti sulle spiagge o sulle dune: trattengono i materiali naturali che altrimenti sarebbero trasportati via dal vento.
- Utilizza sempre le passerelle e i sentieri indicati. Il calpestio favorisce l’erosione, danneggiando gravemente le dune e la vegetazione.
- Porta via con te i rifiuti, non lasciarli in spiaggia o in mare. Il filtro di una sigaretta impiega fino a 5 anni per degradarsi, una lattina fino a 500 anni.
- Getta l’ancora negli spazi consentiti, se presenti, e mai sulle praterie di posidonia. Le ancore possono provocare danni irreversibili alle piante.
- Lascia la sabbia nella spiaggia. Prima di andare via, quando sei ancora in spiaggia o sulle passerelle, rimuovi la sabbia dal telo mare e dal tuo corpo. La sabbia trasportata al di fuori della spiaggia è persa per sempre.
- Segnala i comportamenti illeciti: telefona al numero 1515 del Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Vi ricordo che invece qui trovate l’elenco di cosa non si può fare per legge sulle spiagge della Sardegna in base all’ordinanza balneare vigente.
Foto della Regione Sardegna, rilasciata proprio per accompagnare con foto ad effetto questa campagna informativa.
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