Deposito Scorie Nucleari in Sardegna, parere negativo dalla Commissione tecnica Via/Vas!

No al Deposito per le Scorie Nucleari in Sardegna dalla Commissione tecnica Via/Vas: prima importante vittoria per il popolo sardo che da quando si è ventilata la possibilità di scegliere la Sardegna quale sede del deposito nazionale delle scorie nucleari sta lottando con tutte le sue forze contro questa eventualità, incluso il referendum consultivo regionale del 15 e 16 maggio 2011 con il quale i sardi si sono schierati in massa contro tale ipotesi. Bene, in un documento dello scorso 12 dicembre 2017, la Commissione tecnica Via/Vas incaricata dal ministero dell’Ambiente nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica relativa al “Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi” ha espresso il proprio parere ambientale contrario alla dislocazione del deposito nazionale per le scorie nucleari in Sardegna. E lo ha fatto con parole nette, esprimendo:
la totale contrarietà all’individuazione della Sardegna quale sito per l’ubicazione del deposito nazionale per le ragioni ambientali, naturalistiche, economiche, sociali, costituzionali e statutarie.
La motivazione va oltre al referendum che ha espresso la chiara contrarietà del popolo sardo alla presenza di centrali e depositi in Sardegna, che ha una mera valenza politica. Nel suo documento di 183 pagine la commissione segnala – a supporto del proprio parere negativo – tutta una serie di motivazioni sia geo-morfologiche che climatiche che, potremmo dire, “pragmatiche“. Come riporta l’ANSA infatti, la commissione ritiene che la nostra Isola:
non abbia infrastrutture stradali e ferroviarie, ma anche porti, adatti al trasporto di merci pericolose.
Insomma, niente scorie nucleari in Sardegna, il parere non è vincolante, ma servirà per predisporre la carta e il progetto preliminare per individuare il sito definitivo. Esso quindi pone un vero e proprio macigno sulla strada di chi voleva portare le scorie di tutta la Nazione in Sardegna.