Mutuo troppo alto? Da oggi cambia tutto | La Banca è obbligata a restituirti i soldi

Mutuo troppo alto? Da oggi cambia tutto | La Banca è obbligata a restituirti i soldi
Mutuo troppo alto? Da oggi cambia tutto | La Banca è obbligata a restituirti i soldi

Il Tribunale di Agrigento ha emesso una sentenza storica, condannando un istituto bancario locale per l’applicazione di interessi usurari su un contratto di mutuo. La decisione, come riportato da agrigentonotizie, non solo ha portato all’estinzione del prestito per la famiglia mutuataria, ma obbliga la banca a restituire le somme indebitamente percepite e a coprire tutte le spese legali. Questo verdetto pone un faro sulle pratiche bancarie e sulle tutele per i correntisti, in un contesto dove la vigilanza sui contratti finanziari è cruciale.La vicenda ha avuto inizio nel 2009, quando una famiglia ha stipulato un mutuo di 85.000 euro, prevedendo un rimborso complessivo di oltre 148.000 euro attraverso 264 rate mensili. L’analisi condotta da consulenti esperti ha rivelato una chiara violazione della normativa antiusura, con il Teg (Tasso Effettivo Globale) applicato che superava il tasso soglia stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il periodo di riferimento.

I dettagli della sentenza: cos’è l’usura genetica

I dettagli della sentenza: cos'è l'usura genetica

Il cuore della contestazione risiede nel confronto tra il TEG realmente applicato dalla banca e il tasso soglia antiusura vigente al momento della stipula del contratto. Nel caso specifico, il TEG effettivo, pari al 7,1157%, superava significativamente il tasso soglia del 6,69% stabilito per il trimestre luglio-settembre 2009.

La sentenza di Agrigento ha decretato il mutuo come “gratuito“, il che significa che il mutuatario è tenuto a restituire unicamente il capitale erogato, senza alcun interesse. Grazie ai pagamenti già effettuati, il mutuo è stato dichiarato estinto a partire dal 2022, con la banca obbligata a restituire ogni rata versata successivamente a tale data. Questa decisione rappresenta un forte monito per gli istituti di credito.

La lezione per i correntisti: come difendersi

La lezione per i correntisti: come difendersi

La vicenda di Agrigento non è un caso isolato, ma sottolinea una problematica diffusa nel sistema bancario. “Non si tratta di un effetto automatico della domanda giudiziale”, ha affermato l’avvocato Accolla, evidenziando la necessità di un’attenta verifica della documentazione e di un’adeguata assistenza professionale. La complessità della normativa bancaria richiede infatti che il correntista sia in possesso di tutti i documenti contabili pertinenti per sostenere efficacemente la propria istanza ed evitare rigetti.

L’esperto ha ribadito come sia fondamentale non fidarsi delle sole dichiarazioni della banca, che agisce come parte interessata, ma di procedere sempre a una verifica indipendente della regolarità contrattuale. La vigilanza è la parola chiave: controllare attentamente tutti i costi inclusi nel calcolo del TEG, compresi oneri accessori e polizze assicurative, può fare la differenza nel rilevare anomalie. Questa sentenza rafforza l’importanza di essere consumatori informati e proattivi nella tutela dei propri diritti finanziari.

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