Bancomat, truffa lampo allo sportello: attento a questo dettaglio | Conto svuotato in pochi secondi
Attenzione ai prelievi al bancomat - LaPresse - Sardegnainblog.it
Una truffa rapida e difficile da individuare sta colpendo gli sportelli Bancomat: basta un dettaglio sfuggito per ritrovarsi con il conto prosciugato in pochi secondi.
Negli ultimi tempi i distributori automatici di banconote sono diventati uno dei bersagli preferiti dei truffatori, che sfruttano la fretta e la distrazione degli utenti per mettere in atto raggiri sempre più sofisticati.
A prima vista tutto sembra regolare: lo sportello funziona, le luci sono accese, il lettore di carta appare in ordine. Eppure, dietro quella normalità apparente può nascondersi un dispositivo in grado di catturare i dati della carta o di bloccarne l’estrazione nel momento decisivo.
La tecnica è semplice ma estremamente efficace: i truffatori intervengono sullo sportello installando piccoli componenti quasi invisibili, progettati per copiare informazioni o rallentare l’operazione.
Il cliente inserisce la carta convinto che tutto funzioni come sempre, ma in realtà sta mettendo a rischio il proprio conto. È un tipo di truffa che agisce in silenzio, senza segnali evidenti, e proprio per questo continua a mietere vittime.
Il dettaglio da controllare prima di inserire la carta
Il primo passo per evitare di cadere nella trappola è osservare con attenzione il lettore della carta. Secondo gli esperti di sicurezza, il punto critico è la presenza di elementi aggiunti o leggermente sporgenti, spesso realizzati per imitare perfettamente la struttura originale del Bancomat. Un semplice tocco può bastare per accorgersi se qualcosa non è al suo posto: il lettore non deve muoversi, essere instabile o presentare parti dalle forme inconsuete. In molti casi i truffatori sfruttano skimmer sottilissimi, che aderiscono alla superficie e funzionano senza che l’utente percepisca differenze evidenti.
Anche la tastiera merita un controllo: se appare troppo rigida, troppo morbida o leggermente rialzata, potrebbe trattarsi di una copertura progettata per memorizzare il PIN. Questi dispositivi sono studiati per non dare nell’occhio e vengono rimossi in pochi istanti dai criminali dopo aver raccolto i dati necessari per clonare la carta. Bastano pochi secondi perché il meccanismo faccia il suo lavoro, il tempo sufficiente a svuotare il conto prima ancora che la vittima si renda conto di ciò che è accaduto.

Come proteggersi e riconoscere i segnali sospetti
La regola principale è prendersi sempre qualche secondo per osservare lo sportello prima di utilizzarlo. È un gesto semplice, ma fondamentale per prevenire brutte sorprese. Se si nota qualcosa di anomalo — un incastro imperfetto, una fessura irregolare, un componente che sembra non appartenere alla struttura originale — è meglio evitare di procedere e cercare subito un altro Bancomat. Non bisogna mai forzare l’inserimento della carta né ignorare la sensazione che qualcosa non quadri.
Un’altra misura di sicurezza importante è coprire sempre la tastiera con la mano mentre si digita il PIN, riducendo così la possibilità che venga captato da microcamere nascoste. In caso di dubbi, è consigliabile monitorare frequentemente i movimenti del proprio conto per individuare tempestivamente eventuali transazioni sospette. La prudenza resta l’arma più efficace: un controllo rapido può evitare conseguenze pesanti e proteggere i propri risparmi da una truffa tanto veloce quanto insidiosa.
