Verdure, allarme per chi le mangia ogni giorno | L’ultima scoperta fa gelare il sangue: il pericolo è gravissimo

Bisogna limitare il consumo di verdure - Wikicommons - Sardegnainblog.it
Un’alimentazione ricca e completa non può prescindere dal consumo costante di verdure. Ma come per tutto il resto non si deve mai esagerare
Un regime alimentare sano e completo prevede da sempre il consumo di abbondanti porzioni di frutta e verdura, che da sempre rappresentano un pilastro della nutrizione. Proprio a tal proposito le linee guida suggeriscono un minimo di 400 grammi al giorno.
Tuttavia in un’epoca in cui l‘ossessione per il mangiare sano spinge alcuni a consumare quantità spropositate di ortaggi emerge una verità controintuitiva: anche l’eccesso di verdure può avere effetti indesiderati e danni consistenti alla salute.
L’errore più comune è credere che essendo a basso contenuto calorico e ricche di nutrienti, le verdure possano essere consumate senza limiti. In realtà il principio del “troppo stroppia” vale anche per gli alimenti più salutari.
I problemi sorgono principalmente a causa dell’eccessivo apporto di fibre e della presenza di specifiche sostanze anti nutrizionali. Il danno più immediato e diffuso è purtroppo a carico del sistema digestivo.
Gli effetti indesiderati a livello gastrointestinale
Un consumo esagerato di verdure specialmente se crude, sovraccarica l’intestino con una quantità di fibra superiore alla sua capacità di elaborazione. Le fibre, in particolare quelle solubili e i FODMAP (carboidrati fermentabili presenti in cavoli, broccoli, cipolle), vengono fermentate dai batteri intestinali. Se in eccesso questa fermentazione genera un accumulo di gas che porta a meteorismo, gonfiore addominale e crampi.
Non solo, ma se l’eccesso di fibre non è accompagnato da un’adeguata idratazione si può scatenare un effetto inatteso come la stitichezza. Al contrario un evidente e corposo sovraccarico può irritare le mucose portando a episodi di diarrea. Paradossalmente mangiare troppe verdure, specie escludendo altri gruppi alimentari, può portare a carenze nutrizionali.
Il rischio di carenze nutrizionali
L’alto potere saziante delle fibre può indurre il soggetto a consumare meno calorie complessive e a trascurare l’apporto di altri macronutrienti essenziali (grassi e proteine). Inoltre la fibra in eccesso e la presenza di composti come i fitati (in legumi e alcune verdure) e l’acido ossalico (in spinaci, rabarbaro) possono ridurre la biodisponibilità di minerali chiave, legandoli e impedendone l’assorbimento.
I minerali più a rischio di malassorbimento sono il ferro (con potenziale rischio di anemia) e il calcio (importante per la salute ossea). In sintesi l’eccesso di zelo alimentare rischia di compromettere l’equilibrio della flora intestinale e l’assimilazione dei micronutrienti. La soluzione rimane un’alimentazione varia ed equilibrata dove le verdure siano abbondanti, ma sempre inserite in un regime che bilanci tutti i macro e micronutrienti necessari.