In pensione con 10 anni di contributi: da oggi è possibile | La nuova Legge fa gioire gli italiani

Si va in pensione con 10 anni di contributi

Si va in pensione con 10 anni di contributi - Wikicommons - Sardegnainblog.it

Sembra inverosimile ma è tutto vero: si può andare in pensione con appena 10 anni di contributi. La legge è una benedizione per molti

Andare in pensione con soli 10 anni di contributi versati è un’opzione che qualsiasi cittadino e lavoratore considera impossibile, un’ipotesi degna di un film di fantascienza. In realtà è un’opportunità che ha più di qualche appiglio con la realtà.

La normativa italiana nonostante preveda un percorso lavorativo piuttosto lungo è in grado di offrire alcune eccezioni e vie d’uscita per chi ha accumulato un numero di anni di versamenti così esiguo.

Esistono infatti specifiche e determinate categorie di lavoratori e particolari condizioni che permettono di accedere a una qualche forma di pensione, anche se spesso si tratta di un assegno di importo ridotto.

La regola generale per la pensione di vecchiaia è chiara: per accedervi sono necessari almeno 20 anni di contributi e il raggiungimento dell’età anagrafica di 67 anni. Tuttavia la legge prevede alcune deroghe che aprono la porta a chi ha versato meno contributi.

La pensione di vecchiaia contributiva: 5 anni di contributi

Una delle opzioni più note è la pensione di vecchiaia contributiva. Per i lavoratori che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1996 è infatti possibile accedere alla pensione di vecchiaia contributiva con soli 5 anni di contributi effettivi.

L’età per accedervi è però più alta, arrivando a 71 anni. Questa opzione è pensata in particolare per chi ha avuto carriere lavorative discontinue o brevi, e permette di non perdere completamente i contributi versati.

Arriva l'assegno sociale
L’Assegno sociale al posto della pensione – Wikicommons – Sardegnainblog.it

Cosa succede con soli 5 anni di contributi

Un altro scenario riguarda la pensione di inabilità. Se un lavoratore a causa di una grave malattia o di un infortunio non è più in grado di svolgere alcuna attività lavorativa, può richiedere la pensione di inabilità. In questo caso, il numero di anni di contributi richiesti è molto basso: ne bastano 5, di cui almeno 3 versati nei 5 anni precedenti la richiesta. Questa forma di pensione a differenza della pensione di vecchiaia non dipende dall’età del richiedente, ma dalla sua condizione di salute.

Se si hanno solo 5 anni di contributi versati le opzioni si riducono, ma non si esauriscono. Oltre alla già citata pensione di vecchiaia contributiva si può valutare la possibilità di richiedere l’assegno sociale, un beneficio economico erogato dall’INPS a chi si trova in condizioni di difficoltà economica e non ha un reddito sufficiente per vivere. L’assegno sociale a differenza della pensione non richiede contributi, ma si basa sul reddito e sulla situazione economica del richiedente.